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Avevano inventato un lavoro

Caltanissetta, Guardia di Finanza stana il business della sete: durante l’emergenza idrica erano diventati autobottisti…ma abusivi

Gli esiti dei controlli dopo il raddoppio del costo delle autobotti

Di Redazione |

Hanno sfruttato l’emergenza idrica nel Nisseno inventandosi il lavoro di autobottisti ma sono stati beccati e multati pesantemente dai finanzieri del Comando provinciale di Caltanissetta nell’ambito di un servizio mirato a stanare l’abusivismo commerciale.

La denuncia

Tra la seconda metà di luglio e l’inizio del mese di agosto diversi nisseni hanno lamentato il raddoppio del costo dell’acqua trasportato con le autobotti. Dai 60 euro per 8mila metri cubi d’acqua fino a 150 euro per 10 mila metri cubi. Costi “lievitati” dall’oggi al domani approfittando della sete dei cittadini. Lamentele e denunce continue, anche durante i consigli comunali e le manifestazioni pubbliche, che hanno portato qualche effetto.

I controlli

Gli interventi, effettuati nell’ambito dell’ordinario controllo economico del territorio svolto giornalmente dalla Guardia di Finanza anche attraverso lo sviluppo di segnalazioni ricevute dalla cittadinanza, hanno consentito di far emergere fenomeni di abusivismo commerciale e, in alcune circostanze, la totale assenza delle autorizzazioni amministrative di legge vigenti, anche di carattere sanitario.Effettuati decine i controlli a carattere fiscale, amministrativo e igienico sanitario.

Le sanzioni

Alcuni trasportatori sono stati sanzionati per la mancata emissione di documento fiscale al termine della vendita, mentre altri sono stati sorpresi a scaricare acqua trasportata con cisterne non conformi alla normativa vigente, privi di qualsiasi autorizzazione da parte degli organi competenti e di certificazionesanitaria. A seguito di ulteriori accertamenti, è emerso che i soggetti non erano titolari di alcuna partita IVA e nei loro confronti sono state elevate sanzioni amministrative per le violazioni di cui al d.lgs. n. 18/2023 (violazioni igienico-sanitarie con sanzione da € 5.000 a €30.000) ed al Regolamento UE 852/2004 (autocarro non in possesso di autorizzazioni e certificazioni sanitarie con sanzione da €1.500 a €9.000), oltre all’apertura d’ufficio della partita IVA relativa all’attività esercitata.

I costanti controlli hanno altresì consentito di appurare come la maggior parte degli operatori agiscanoregolarmente, ovvero con autorizzazione dell’Ente pubblico deputato alla gestione delle risorse idriche, nonché in aderenza con le normative che regolano lo specifico settore.

Le operazioni di servizio condotte dalla Guardia di Finanza confermano il costante impegno del Corponell’attività di prevenzione e repressione degli insidiosi rischi dell’abusivismo commerciale, nonché perverificare il corretto esercizio di attività che richiedono rigide prescrizioni amministrativo/sanitarie, a tutela del mercato, delle imprese regolari e dei consumatori finali, spesso esposti a significativi rischi, anche per la propria salute.

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