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Caltanissetta, così Corso Vittorio Emanuele può diventare una galleria

Di Lino Lacagnina |

CALTANISSETTA – È stata inaugurata ieri pomeriggio nella galleria di arte contemporanea di salita Matteotti (ex rifugio aereo restaurato) la mostra “Architettura contemporanea e stratificazione storica – Una galleria contemporanea per il centro storico di Caltanissetta” in cui vengono proposte le idee progettuali di 23 studenti di architettura dell’UniKore di Enna che, partendo dal tema “interni vissuti come esterni”, hanno elaborato altrettante proposte relativamente all’ipotesi di copertura del tratto di corso Vittorio Emanuele compreso tra via Berengario Gaetani e piazza Garibaldi. Alla mostra – che sarà visitabile tutti i pomeriggi (compreso quello odierno) a partire dalle ore 16,30 – seguirà sabato 23 dicembre (sempre alle 16,30 ma nella saletta degli oratori di Palazzo Moncada) una “lectio magistralis” dell’arch. Maurizio Oddo e dalla prof. Antonella Versaci dal titolo “L’Architettura incontra la città”.

Ma l’evento che verrà proposto nelle due fasi, ha un prologo e uno sviluppo che meritano di essere spiegati per capire come e perché di vuole pensare di realizzare una “galleria” nel tratto di corso Vittorio Emanuele che si affaccia su piazza Garibaldi. Tutto cominciò in occasione di una gita del sindaco Giovanni Ruvolo in Olanda, dove gli capitò di vedere una strada-galleria coperta in cui si concentravano negozi e attrattive per le persone in visita. Rientrato in città, Ruvolo ne parlò con l’ing. Giuseppe Dell’Utri e da quel momento “partì” l’idea che ora vediamo realizzata negli elaborati che ventitré studenti di architettura della Kore di Enna hanno creato per dare un supporto visivo meno evanescente ai disegni. Gli studenti di architettura sono stati a Caltanissetta ed hanno a lungo studiato la strada da “coprire”, supportati in questo di alcuni studenti dell’istituto per geometri “Leonardo da Vinci” che hanno eseguiti i rilevamenti topografici.

«Il laboratorio di rigenerazione urbana che abbiamo realizzato a Caltanissetta – afferma il sindaco Giovanni Ruvolo – è stato voluto quale momento di nuova interpretazione della città. Un nuovo metodo di rigenerazione urbana che vuole essere il catalizzatore della spinta dal basso della nuove idee dei giovani che ormai, con le nuove tecnologie e le possibilità di viaggiare, sono sempre più cittadini del mondo e “portatori sani” delle buone nuove prassi».

Al servizio della mostra ci saranno le nuove strutture che la “Fondazione Sicilia” – su input della Rete museale di Caltanissetta – ha donato (valore 6.000 euro) per agevolare la organizzazione di eventi come questo.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA