Sabato 16 novembre alle ore 10, al liceo scientifico A. Volta di Caltanissetta, verrà proiettato il film, Sub Tutela Dei, il giudice Beato, dove si racconta non solo la vita e la cronaca dell’uccisione del giudice Rosario Livatino, ma anche, la parte spirituale e della beatificazione dello stesso. L’incontro è stato organizzato dal dirigente scolastico dott. Vito Parisi, dalla funzione strumentale alla legalità prof.ssa Ginetta Parrinello e della segretaria di produzione del regista Francesco Millonzi, la dott.ssa Leonarda Bilello. Il film è stato realizzato in collaborazione con il quotidiano La Sicilia di Catania.
Il filo conduttore del film racconta la vita del giudice Rosario Livatino attraverso il racconto di chi lo ha conosciuto come i magistrati Nunzio Sarpietro, Vittorio Fontana, Michelangelo Patané, Ottavio Sferlazza. Ma ci sono anche le testimonianze del cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento, di don Giuseppe Livatino, che si occupa della postulazione per la beatificazione del giudice. Contributi anche del direttore del quotidiano La Sicilia Antonello Piraneo, del giornalista de La Sicilia Fabio Russello e di Ugo Tomaselli, della cugina di Rosario, Rosaria Livatino, del compagno di scuola Giuseppe Palilla, dell’ex professore di Rosario, l’ex dirigente scolastico Gaetano Augello. L’associazione dedicata al giudice Livatino, Giustizia e Pace è partner ufficiale del film, nella persona del presidente onorario, l’ex procuratore della Corte di Cassazione Vittorio Fontana e del fondatore Ugo Tomaselli.
All’interno del film è anche inserito un piccolo servizio dedicato al giudice Antonino Saetta, con l’intervento del figlio Avv. Roberto Saetta, che racconta la morte del padre e del fratello Stefano uccisi dalla mafia il 25 settembre del 1988.
Il film è stato realizzato dal regista Francesco Millonzi e dalla sua troupe composta dalla segretaria di produzione Leonarda Bilello e dal R.V.M Fabrizio D’amico; la durata del film-inchiesta è di 60 minuti e si articola tra interviste e ricostruzioni cinematografiche, con diversi attori, tra i quali Fabrizio D’Amico che interpreta il giudice Livatino, il piccolo Carmelo Flavio Misuraca, che interpreta il giudice Livatino da piccolo. Il film è stato ambientato sui luoghi dove il giudice Rosario Livatino ha vissuto, come la casa paterna a Canicattì, le chiese dove si recava a pregare, l’ufficio del tribunale dove lavorava ad Agrigento, la Stele costruita in sua memoria, nel luogo dove è stato ucciso lunga la vecchia strada Statale 640, Caltanissetta-Agrigento, la cappella gentilizia dove riposa il giudice a Canicattì.