Un primo passo nell’inchiesta è stato fatto, ma la pistola rubata giovedì sera dall’armeria di via Xiboli dopo che il titolare era stato narcotizzato non è ancora stata trovata e soprattutto c’è ancora da capire se sia stata sottratta per darla a qualcuno e per quale motivo.
Il primo passo è il fermo di indiziato a cui è stata sottoposta la nissena Genifer Tortorici, 27 anni; che sia stata lei a prendere la pistola e le munizioni dall’armeria – una Taurus 357 Magnum e 150 cartucce – sembrano confermarlo le immagini registrate dalle immagini di videosorveglianza del negozio. E forse qualche indicazione potrà arrivare da lei, se deciderà di rispondere alle domande che le verranno fatte non appena la ragazza comparirà davanti al gip per la convalida del fermo.
Rapina è l’accusa che le viene mossa dalla Procura nissena – ufficio che ha disposto il fermo di indiziato di rapina aggravata – visto che per attuare il suo piano ha pensato bene di offrire una bevanda con dentro del sonnifero al titolare dell’armeria. Da tre mesi Tortorici stava dietro al commerciante, recandosi spesso in negozio per chiedere informazioni sul rilascio del porto d’armi per uso sportivo e sulle armi stesse; e gli aveva anche fornito nome e cognome falsi per sviare eventuali indagini. Finché l’altra sera ha pensato di offrirgli da bere in un bar nei pressi dell’armeria, dove già altre volte i due si erano incontrati.
Il commerciante è tornato nel suo negozio con in mano un bicchiere e dopo avere bevuto è crollato a terra privo di sensi, lasciando così campo libero alla giovane, che – tornata sul posto dopo circa mezz’ora, tempo d’attesa perché il sonnifero facesse effetto – ha abbassato le luci del negozio sperando di non essere identificata e, nonostante il buio, si è mossa bene all’interno del locale commerciale, che evidentemente conosceva a menadito.
Una vicenda che ha messo nei guai anche il commerciante nisseno, al quale il questore ha sospeso la licenza di vendita, visto che ha fatto entrare più volte all’interno dell’armeria una persona che non ne aveva titolo.
Adesso Genifer Tortorici si trova nella sezione femminile del carcere di Agrigento e dovrà essere interrogata dal gip non appena verrà fissata la convalida del fermo; come sua legale ha nominato l’avvocato Maria Francesca Assennato. Oltre all’accusa di rapina aggravata dal fatto di avere messo la persona offesa nell’incapacità di agire, deve rispondere pure di porto abusivo di arma e munizionamento.
L’indagine è stata condotta dalla sezione antirapine della Squadra Mobile, che è ora alla ricerca della pistola sottratta all’armiere.