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Acqua, a Caltanissetta si teme un aggravamento della crisi idrica

Di Luigi Scivoli |

CALTANISSETTA – Riprende oggi in città la distribuzione idrica che ieri è stata effettuata in forma ridotta per consentire l’esecuzione, già effettuata, dei lavori di riparazione di due guasti verificatisi lungo la condotta dell’acquedotto Madonie Est. Caltaqua ha annunciato che oggi la distribuzione sarà effettuata a S.Elia e Gibil Gabib e domani nelle zone del centro storico, S. Anna, Balate, Angeli, viale Amedeo, Santa Barbara, Trabonella e Sanatorio.

Intanto la situazione del rifornimento idrico rimane preoccupante a causa della perdurante siccità e della diminuzione di 80 milioni di metri cubi d’acqua negli impianti esistenti.

Sull’argomento è intervenuto il sindaco Giovanni Ruvolo che ha chiesto al Dipartimento Acque e Rifiuti dell’assessorato regionale dell’energia e dei servizi di pubblica utilità la convocazione di un tavolo tecnico per la verifica dello stato dei fatti e per l’assunzione di possibili contromisure. Si teme che, perdurando l’attuale situazione di siccità, la situazione possa precipitare sul fronte idrico e si chiedono interventi: Caltaqua, peraltro, ha già avviato un piano di razionalizzazione delle forniture.

Ruvolo ha ricordato di avere partecipato il 1° marzo scorso a una riunione che si è svolta nella sede di Palermo dello stesso dipartimento (c’erano pure il sindaco di Mussomeli Giuseppe Catania e i rappresentanti di Caltaqua, Siciliacque e Ato Idrico) durante la quale i due sindaci manifestarono forte disappunto per la distribuzione idrica effettuata con continue interruzioni per guasti di varia natura e fu decisa la costituzione di un tavolo di lavoro per tenere sotto controllo la situazione e attuare rimedi per evitare i disagi che si registrano a danno dei cittadini.

Fu deciso che il tavolo tecnico sarebbe stato operante alla fine dello stesso mese di marzo. “Purtroppo si deve rilevare con grande rammarico – ha detto il sindaco Ruvolo – che nulla è stato fatto in tal senso; non si sono avute comunicazioni in merito né tantomeno convocazioni. Il dipartimento acque e energia, che aveva preso l’incarico di coordinare il tutto, continua a mantenere un assordante silenzio”.

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