Comincia oggi, con almeno sette giorni di anticipo rispetto allo scorso anno, la vendemmia 2022 in Italia. Quello della produzione del vino è un settore messo a dura prova dalla siccità e dal caldo oltre i 40 gradi, che hanno tagliato la produzione del 10% a livello nazionale e che non hanno permesso ai grappoli di prendere un po' di "respiro" climatico con il tradizionale sbalzo termico.
Questo è quanto emerge dall'analisi della Coldiretti: "La produzione italiana quest’anno si stima in calo del 10% a livello nazionale per un quantitativo intorno ai 45,5 milioni di ettolitri ma molto dipenderà sia dall’evoluzione delle temperature che influiscono sulla maturazione sia dall’assenza di nubifragi e grandinate che hanno un impatto devastante sui vigneti e sulle quantità prodotte. In Italia si attende comunque una annata di buona/ottima qualità anche se l’andamento della raccolta sarà influenzato molto dal resto del mese di agosto e da quello di settembre per confermare le previsioni anche sul piano quantitativo".
Queste quindi le previsioni per la vendemmia 2022 in Sicilia, come anche per gran parte d'Italia, che come sempre si distingue per la sua longevità: lieve calo nella produzione, ma certezza di un'ottima resa qualitativa
"Ci apprestiamo a vivere una vendemmia che si registra come sempre la più lunga d’Italia – sottolinea Antonio Rallo, presidente del Consorzio di tutela vini DOC Sicilia – mediamente oltre cento giorni, sebbene l’inizio sia stato qualche giorno più avanti rispetto allo scorso anno: procederemo dagli ultimi giorni di luglio con le varietà precoci, fino ad arrivare all’autunno".
Il calo di produzione è legato anche al ridotto peso del frutto di quest’anno. L’autunno 2021 è cominciato con un novembre piovoso che ha mantenuto umido il suolo fino alla ripresa vegetativa della pianta. Le temperature si sono mantenute nella media stagionale fino all’inizio di febbraio, quando è cominciato il freddo e anche all’arrivo della primavera sono rimaste fresche. Il germogliamento si è dunque manifestato una decina di giorni in ritardo rispetto alle date attese, presentando una crescita più lenta della fase verde ma regolare e omogenea. Condizioni queste, che hanno favorito fioritura piena e allegagione molto buona.
In alcune zone interne, il mese di aprile, ha registrato ancora piovosità ma, in generale, le condizioni climatiche ventilate e fresche fino a metà maggio, hanno generato piante e frutti sani e generosi. Da metà maggio, le temperature presentano un aumento in linea con gli ultimi anni e si registrano piogge solo in alcune aree della Sicilia. La pianta cresce bene, la qualità delle uve è ottima. L’inizio della maturazione, il cambiamento di colore, la metamorfosi del frutto avvengono regolarmente. Per le varietà usate come base spumante e per quelle che presentano un intervallo più corto di maturazione, è prevedibile una raccolta più o meno in linea con il 2021. Per la maggior parte delle varietà siciliane a maturazione più lenta, il percorso è in evoluzione.