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Tra sostenibilità e solidarietà, le donne del vino coltivano il futuro

L'appuntamento annuale torna in presenza anche in Sicilia con due appuntamenti con incontri e degustazioni in contemporanea a Santa Cristina Gela e Piedimonte Etneo

Di Carmen Greco |

Piantare in ogni azienda un tralcio di vite di una varietà che si coltiva anche in Ucraina (in questo caso il Pinot grigio). È il gesto simbolico dell’Associazione nazionale Donne del Vino per richiamare – nella drammatica attualità che stiamo vivendo – i valori della condivisione e della gentilezza da proteggere e coltivare in un futuro in cui la pace non è, purtroppo, una condizione scontata. Non a caso l’iniziativa nazionale della Festa delle Donne del Vino s’intitola “Donne, vino, futuro”.

In tutt’Italia saranno coinvolte una cinquantina di cantine e anche la Sicilia partecipa con due diverse manifestazioni che si svolgeranno in contemporanea domani, 5 marzo, data scelta dalla delegazione regionale presieduta da Roberta Urso in un range temporale dal primo al 13 marzo in cui ogni regione organizzerà la “sua” festa. 

In Sicilia le Donne del vino si ritroveranno nella cantina Baglio di Pianetto a Santa Cristina Gela, in provincia di Palermo e sull’Etna, nell’azienda Tenute Orestiadi – La Gelsomina nella frazione di Presa (comune di Piedimonte Etneo) in provincia in Catania. Qui a fare gli onori di casa ci sarà Anna Paola Cipolla, responsabile degli eventi dell’azienda e socia di Ddv Sicilia. Porte aperte al pubblico dalle 10.30 con un incontro focalizzato sul progetto “Gentilezza è futuro”, a cura della regista Lidia Cuoco e diGabriella Ferrera, fondatrice della Scuola mediterranea di moda e interior design, assieme alle attrici Tiziana Giletto e Maria Grazia Cavallaro che leggeranno delle pagine dedicate al tema. In più sarà allestita la mostra fotografica di Ursula Costa dal titolo “Vite Vulcaniche: volti, gesti e riti di un vulcano che vive” e, ovviamente, si potranno degustare i vini messi a disposizione dalle socie produttrici. 

«Quest’anno – ha dichiarato la delegata Donne del vino di Sicilia, Roberta Urso – abbiamo deciso di far diventare la Festa un inno alla gentilezza. Ci siamo chieste quale sarà il futuro di questo valore importante, che molti sembrano avere dimenticato. Ci rendiamo conto di quanto sia difficile oggi immaginare il futuro, ma ciò che vogliamo sperare lo dimostreremo anche durante l’evento, attraverso la piantumazione simbolica di una barbatella di Pinot grigio, perché il futuro è da custodire e da coltivare». 

A Santa Cristina Gela, invece, il programma prevede in mattinata un seminario per le socie dal tema “Quale futuro per la viticoltura in Sicilia?”, con gli interventi dell’agronoma Aurora Ursino, dell’enologo Mattia Filippi, dell’agrometeorologo Luigi Pasotti, e il pubblico potrà accedere dalle 15 per le degustazioni dei vini e per un incontro – moderato dalla giornalista Giusy Messina – con la delegata delle Donne del vino Roberta Urso, la proprietaria dell’azienda, Dominique Marzotto, Pamela Villoresi, direttrice del Teatro Biondo di Palermo, Fabiola Furnari, sostituta procuratrice generale in Corte d’Appello a Caltanissetta; l’artista di origine palermitana Gabriella Ciancimino; l’enologa Antonella Lo Cricchio, Ina Modica, presidente dell’associazione “DonnAttiva”, Giuseppina Demetra Schirò, poetessa e Stefano Schirò, prof di storia dell’arte. Quest’anno l’associazione Donne del Vino (che conta in Italia 950 socie fra produttrici, enologhe, sommelier, giornaliste) organizzerà per la prima volta la Festa in 11 Paesi del mondo, Argentina, Australia, Austria, Cile, Croazia, Francia, Georgia, Germania, Nuova Zelanda, Perù e Usa. 

In occasione dell’evento nazionale è anche partita una campagna social con gli scatti fotografici delle associate unite dall’hashtag #donnevinofuturo #coltiviamoilfuturo.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA