La Commissione Ue ha autorizzato la commercializzazione dei grilli domestici (Acheta domesticus) come nuovo alimento nell’Ue. È il terzo insetto approvato dall’Ue. Le precedenti autorizzazioni riguardavano le tarme delle farina essiccate e la locusta migratoria. Come le locuste, anche i grilli domestici saranno disponibili interi congelati, interi essiccati e in polvere. L'autorizzazione aveva avuto l’ok degli Stati Ue a dicembre, dopo il parere scientifico dell’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa). I prodotti contenenti questi nuovi alimenti saranno etichettati per segnalare eventuali potenziali reazioni allergiche. Già parte della dieta quotidiana di centinaia di milioni di persone nel mondo, negli ultimi anni gli insetti sono diventati di interesse anche in Europa, sia per il mercato che per le strategie Ue per la sostenibilità dei sistemi alimentari, alla ricerca di fonti di proteine di qualità a basso costo e dall’impatto ambientale contenuto.
L’Unione Europea annuncia il via libera ai grilli nel piatto, proprio alla vigilia della votazione del Parlamento Europeo che rischia di demonizzare il consumo di vino con allarmi salutistici in etichetta già adottati per le sigarette, aumento della tassazione o l'esclusione dalle politiche promozionali nel piano europeo per la salute, rileva la Coldiretti nel commentare l'autorizzazione concessa dalla Commissione alla commercializzazione dei grilli domestici come nuovo alimento.
Una novità che, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe, non è gradita dal 54% degli italiani che si dicono contrari agli insetti a tavola, mentre sono indifferenti il 24%, favorevoli il 16%, con il 6% che non risponde. Una corretta alimentazione, secondo la Coldiretti, non può però prescindere dalla realtà produttiva e culturale locale nei Paesi del terzo mondo come in quelli sviluppati e a questo principio non possono sfuggire neanche bruchi, coleotteri, formiche o cavallette a scopo alimentare; prodotti che anche se iperproteici, sono molto lontani dalla realtà culinaria nazionale italiana ed europea. L'arrivo sulle tavole degli insetti, conclude la Coldiretti, solleva anche interrogativi di carattere sanitario e salutistico, considerando che la maggior parte dei nuovi prodotti proviene da Paesi extra Ue, come la Cina o la Thailandia, da anni ai vertici delle classifiche per numero di allarmi alimentari.