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La Sicilia al primo posto per superficie di vigneti biologici

Si tratta del  27% dell’intera superficie vitata. A Erice si terrà "Sicilia en primeur"   

Di Redazione |

PALERMO. – La Sicilia registra il 15% degli ettari vitati e l’8% della produzione di vino rispetto all’Italia. È uno dei dati che emergono dallo studio UniCredit-Nomisma «Competitività e scenari evolutivi per il vino italiano e siciliano secondo l’Agri4Index Nomisma-UniCredit», presentato oggi a Palermo. Ma la Sicilia si colloca soprattutto al primo posto in Italia per superficie dedicata alla coltivazione biologica della vite: 26.241 ettari (il dato nazionale è di 117.378 ettari), pari al 27% della superficie vitata in Sicilia. Sul fronte della qualità i vini della Sicilia si confermano anche per il 2021: l'incidenza dei vini DOP è sostanzialmente in linea con la media nazionale (40% Sicilia; 43 % Italia), l’incidenza dei vini IGP è più alta in Sicilia rispetto al dato nazionale (34% Sicilia; 26% Italia). L’export regionale registra inoltre un forte rimbalzo (+16,8%) rispetto al crollo del 2020 con un aumento del 20,7% rispetto al 2016. I principali mercati di riferimento dell’export siciliano sono: Stati Uniti (21%); Germania (12,7%); Regno Unito (8,7%) e Canada (7%).   I risultati positivi raggiunti dalla produzione vinicola siciliana sono stati illustrati nel corso della conferenza stampa che si è svolta nella sede di Unicredit e alla quale ha partecipato anche l’assessore regionale all’Agricoltura Toni Scilla. «Dal 10 al 13 aprile – sottolinea Scilla – la Regione parteciperà al Vinitaly di Verona, la più importante vetrina del settore vitivinicolo. Puntiamo molto sull'agroalimentare dove abbiamo eccellenze che ci consentono di conquistare importanti fette di mercato all’estero».   «Lo studio Nomisma – ha sottolineato Salvatore Malandrino, Responsabile Regione Sicilia di UniCredit Italia – conferma l'immagine del settore vitivinicolo della Sicilia come un comparto d’eccellenza non solo per l’economia regionale, ma anche in ambito nazionale. UniCredit è fortemente impegnata nell’offrire alle aziende vitivinicole siciliane soluzioni reali per rispondere ad ogni esigenza lungo tutta la filiera produttiva e per sostenerle nel loro percorso di crescita ed innovazione».   In occasione dell’incontro è stata presentata anche l'edizione 2022 di Sicilia en Primeur, l’annuale anteprima dei vini siciliani organizzata da Assovini Sicilia in programma a Erice dal 27 aprile al 1° maggio. «Il tema scelto per questa edizione è «Back to the roots. La Sicilia che vive il futuro», perché vogliamo condividere e sottolineare il messaggio che la Sicilia vitivinicola è pronta alle sfide del domani facendo tesoro delle sue preziose pratiche del passato» -commenta Laurent de la Gatinais, presidente di Assovini Sicilia.   «Sicilia en Primeur» – sottolinea Antonio Rallo, Presidente del Consorzio Vini DOC Sicilia – dal 2004 si occupa di rendere protagonista la produzione vinicola siciliana. Con i suoi 98.000 ettari di superficie vitata, la nostra Isola è per definizione un Continente vitivinicolo, inclusivo di molteplici influenze territoriali e storiche e ciò è reso evidente dall’incredibile varietà offerta dai suoi vini. Il 2021 ha segnato un incremento sostanziale dell’imbottigliamento della Doc Sicilia, per un totale di oltre 95 milioni di bottiglie prodotte, predisponendo uno scenario ottimista anche per il futuro, grazie alla qualità dei prodotti della vendemmia 2021».   All’incontro ha partecipato anche Giuseppe Bursi, vice presidente della Fondazione SOStain, in rappresentanza del presidente Alberto Tasca, che ha sottolineato «le buone pratiche e i risultati raggiunti dalla vitivinicoltura siciliana in tema di sostenibilità ambientale».   

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