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Guida alle Osterie di Slow Food: ecco quelle siciliane
Tradizione, gusto e sperimentazione si incontrano in locali storici e in nuovi spazi (a prezzi accessibili). Ben tre indirizzi a Palazzolo Acreide
Arriva oggi in libreria il "Sussidiario del mangiarbere all'italiana", la guida alle Osterie d'Italia di Slow Food presentata ieri al Piccolo Teatro di Milano. 1730 locali: non solo osterie ma anche agriturismi, enoteche con cucina e ristoranti dove la semplicità del gusto incontra la bontà della tradizione. Una guida poderosa e con tante novità, come i 139 nuovi ingressi: a darne battesimo è stato il saluto di Carlin Petrini, fondatore di Slowfood. I curatori Francesca Mastrovito ed Eugenio Signoroni hanno rimarcato il lavoro dei tanti giovani cuochi che, dopo svariate esperienze all’estero, hanno scelto di tornare in Italia a portare esperienza e continuare la tradizione. A loro si è rivolta anche la presidente di Slow Food Italia, Barbara Nappini: «Voi osti e ostesse siete i nostri ambasciatori, perché costruite comunità locali insieme ai produttori e agli artigiani, quei sistemi locali del cibo che curano la biodiversità, valorizzano i prodotti, e fanno economia grazie ai mercati contadini, alle visite in fattoria e ai gruppi di acquisto». Ha parlato anche di sovranità alimentare intesa come il «diritto dei popoli a determinare le proprie politiche alimentari senza costrizioni esterne legate a interessi privati e specifici. Non significa autarchia, ma mettere al centro il bene comune piuttosto che interessi specifici di alcuni».
Le Chiocciole 2023 in Sicilia
Ginger People&Food, Agrigento, un ristorante che ha scommesso sull'incontro tra la cucina d'Africa e quella siciliana, un luogo che è segno di integrazione e contaminazione, un progetto di inclusione multiculturale e cucina etnica gestito dalla cooperativa sociale “Al Kharub” che vede ai fornelli Mareme Cissè, senegalese, in Italia da 15 anni il cui couscous incanta il palato – New Entry
Terracotta, Agrigento, un luogo insolito, un ristorane nato nella sagrestia di una chiesa sconsacrata, cucina con ambizioni legata al territorio e a ingredienti locali e di qualità
Nangalarruni, Castelbuono, premiatissimo ristorante attento ai prodotti locali, trionfo di verdure selvatiche e sapori forti, che ha appena festeggiato il "funghi festival"
Mé Cumpari Turiddu, Catania reinterpreta i classici della cucina siciliana ed esalta le verdure del proprio orto – New Entry
Le Macine, Lipari, il ristorante di specialità eoliane in una grande villa immersa nel verde – New Entry
Oasi Osteria del Mare, Licata proprio sulla spiaggia con tanti piatti di pesce, confermata per il quarto anno consecutivo con la Chiocciola Slow Food Osterie d'Italia (e anche con un gambero della Guida del Gambero Rosso)
Casa & Putia, Messina, piccolo e colto con lo spazio dedicato alle eccellenze isolane – New Entry
4 Archi a Milo, osteria accogliente e caratteristica ai piedi sull'Etna con cibo genuino e di montagna dai funghi alle verdure, e pizza nel forno a legno
Il ristorante di Andrea, Palazzolo Acreide, esalta i sapori montani degli Iblei, ormai un indirizzo eccellente, premiato e noto ai buongustai che hanno amato la ricerca, la qualità, la creatività dello chef Andrea Alì.
Lo Scrigno dei Sapori, Palazzolo Acreide, un ristorante in centro storico con una cucina ricca di inventiva e capisaldi come la salsiccia tradizionale e i ravioli al sugo di maiale
Trattoria del Gallo, Palazzolo Acreide, trattoria forte di ingredienti genuini e una cucina casalinga con piatti tradizionalissimi e rivisitati
Buatta, Palermo, in centro storico, sul Cassaro, solo prodotti locali da piccoli produttori, piatti dalla forte identità – New Entry
Corona Trattoria, Palermo, cucina di mare, forte tradizione, con il mestiere appreso in casa nel ristorante di famiglia. Piatti classici
Cucina e Vino, Ragusa, ristorante a Ibla attento alla qualità delle materie prime e ai sapori locali accostati con gusto moderno – New Entry
Da Luciana, a San Piero Patti, in contrada Sambuco, trattoria dai sapori di campagna che riscuote numerosi consensi.
Fratelli Borrello, Sinagra notissima trattoria dove si magnifica il suino dei Nebrodi
Latteria Mamma Iabica, Siracusa, un ristorante “vintage-boutique” e un bar caffetteria che si richiama alle classiche latterie siciliane degli anni ’50
Cantina Siciliana Trapani, alla Giudecca una storica trattoria trapanese che incontra i sapori mediorientali, segnalata nelle guide enogastronomiche, il suo chef Pino Maggiore ha ricevuto numerosi riconoscimenti
Caupona Taverna di Sicilia, Trapani, la casa del Cuscusu trapanese con piatti tipici dalle busiate al pesce, si cena anche all'aperto in piazza
Alle chiocciole, quest’anno 272, assegnate alle migliori osterie, si affiancano i premi speciali Il premio Miglior Oste è andato a Roberto Casamenti e Alessandra Bazzocchi de La Campanara – Pianetto di Galeata (FC); per la Miglior Carta dei Vini è stata premiata Devetak – Savogna d’Isonzo (GO). A vincere il premio Miglior Interpretazione della Cucina Regionale è stata l’osteria Sora Maria e Arcangelo – Olevano Romano (RM). Premio Novità a Casa Colet – Monastero di Vasco (CN), mentre il Premio Miglior Giovane Vittorio Fusari Franciacorta è stato vinto da Greta Gemmi di Al Resù – Lozio (BS). La Miglior Dispensa all’Enoteca della Valpolicella – Fumane (VR). Infine, sono tre osterie a dividersi il Premio Selezione Bere Bene è andato a ben tre osterie: Controvento – Porto Sant'Elpidio (FM), Ada – San Sperate (SU), Da Roberto Taverna in Montisi – Montalcino (SI).
La regione con il maggior numero di Chiocciole è la Toscana (27), seguita dal Piemonte (26) e dalla Campania (25). Ai simboli storici e all'ultima novità, vengono affiancati da quest'anno il simbolo del pane (assegnato ai locali con una buona selezioni di prodotti da forno) e quello dell'olio. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA