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L’astrofisica Laura Affer: «Le donne alla conquista degli esopianeti»
In un momento storico come questo, in cui lo scetticismo nei confronti della comunità scientifica serpeggia spesso nell’immaginario collettivo, l’importanza della divulgazione risulta fondamentale». Ad affermarlo a gran voce è Laura Affer, speaker al TEDxCataniaWomen a tema Bold + Brilliant che si è svolto a Catania il 7 dicembre 2019 e durante il quale l’astrofisica palermitana ha tenuto un talk sulla sua attività di ricercatrice. «Da bambina ero una fan della serie TV Spazio 1999 e sognavo di fare l’astronauta. Crescendo la visione della me del futuro si è poi trasformata in quella di una donna intenta a osservare le stelle e a scoprire nuovi pianeti. A tanti anni di distanza, posso dire di essere riuscita a realizzare il mio sogno».
LA VITA OLTRE IL SISTEMA SOLARE. Quanti pianeti esistono nell’universo? A livello teorico, all’incirca tanti quanti sono le stelle, ovvero intorno ai 2000 miliardi in totale. «La branca che si occupa della loro osservazione, però, è giovane e ancora poco famosa anche fra i non addetti ai lavori – racconta Laura Affer –, sebbene dal 1995 sia iniziata una vera e propria rivoluzione. L’idea che esistessero altri pianeti oltre il sistema solare, infatti, non è nuova, mentre gli strumenti di misurazione a nostra disposizione sono stati a lungo inadeguati dal punto di vista della precisione e della stabilità. 24 anni fa, invece, è stato scoperto il primo esopianeta o pianeta extrasolare, e da allora le stime più recenti ne contano 4100 già rilevati, in circa 3000 sistemi planetari diversi». Per riuscirci, come ci spiega, è stato necessario il coraggio di non fermarsi a una realtà inizialmente scoraggiante e di incoraggiare un boom che proprio nel 2019 ha portato alla possibilità di trovare altri pianeti di tipo Terra in sistemi con stelle di tipo Sole.
L’astrofisica, che attualmente lavora all’INAF – Osservatorio Astronomico di Palermo, nella sua carriera ha già scoperto ben tre pianeti classificati come Superterre (e chiamati così perché di dimensioni più massicce del nostro) che ruotano intorno a delle stelle rosse. Al riguardo commenta: «Chi pensa che si tratti di un processo semplice o chi ne sottovaluta la portata si sbaglia di grosso. Per riuscire nell’impresa serve un’enorme precisione, una riproduzione modellistica adeguata e, soprattutto, un’osservazione minuziosa e costante. Dopodiché, a rendere autorevoli le pubblicazioni di esperti come noi, che abbiamo studiato a lungo per ottenere risultati simili, sono in primo luogo i referee che revisionano e valutano i nostri articoli scientifici, e poi i dati raccolti di volta in volta, grazie ai quali rendiamo ogni nostra considerazione riproducibile e trasparente».
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