Sono Paola Tricomi. Ho 29 anni e sono affetta da una malattia chiamata atrofia muscolare spinale. Nella mia vita ho dovuto affrontare molte prove difficiil, in particolare per quanto riguarda il punto di maggiore fragilità della mia condizione, ovvero l’apparato respiratorio. Durante la mia ultima crisi respiratoria ho maturato una dipendenza da ventilatore polmonare, da cui prendo aria quando ne sento il bisogno. Ma quando sto un po’ peggio sono costretta a indossare una mascherina h24 che mi ventila.
Come sto affrontando questo periodo difficile? Sono isolata da molti mesi, senza avere contatti con l’esterno, senza incontrare nessuno. Le uniche persone che vedo sono i miei genitori, con cui vivo. Se oggi ho deciso di fare questo appello è perché vorrei chiedere che venga aperta una riflessione sulle modalità di accesso alla vaccinazione.
Sono perfettamente consapevole che se non vacciniamo prima il personale sanitario non abbiamo alcuna speranza di salvezza, e so anche che soltanto un ordine rigoroso potrà assicurare la salvezza al maggior numero di persone possibile. Ma mi chiedo se non sia possibile creare dei corridoi di preferenza per persone con comprovate e inderogabile necessità. Come me, in tanti vivono questa condizione di fragilità particolare. Come me o anche peggio di me.
Si è fatta menzione ai disabili nella vaccinazione di aprile. Recentemente è invece arrivata notizia che saremo inseriti insieme agli over 80, ma non c’è nulla di certo. Chiedo che quantomeno si faccia chiarezza su una data precisa entro la quale potremo accedere anche noi alla vaccinazione.
Avere una piccola certezza su questo mare di dubbi in cui siamo immersi, e dentro questa tragedia incommensurabile sarebbe per noi un motivo di grande conforto.