Francesco Montanari è uno degli attori più rinomati degli ultimi anni, grazie a fiction e serie tv di successo come Romanzo Criminale e Squadra Antimafia. Adesso protagonista de Il Cacciatore, in onda su Raiuno e in streaming sulla piattaforma di Raiplay. Abbiamo avuto il piacere di intervistarlo durante l’evento dell’Etna Comics 2018.
“Il Cacciatore” ha ricevuto un rilevante successo di pubblico e critica, sia per il contenuto sia per la forma, con una realizzazione tecnica di stampo internazionale rispetto ai canoni al quale siamo abituati. Pensi che in futuro possa divenire un esempio da seguire per le fiction nostrane?
«Sono contento che la Rai abbia iniziato a promuovere progetti che fanno da contenitore a nuove idee. Quando parlavo ai miei amici di questo nuovo progetto con Rai Uno quasi non mi credevano. Eppure è evidente che qualcosa si muove anche all’interno della televisione generalista. Negli ultimi tempi la TV di Stato sta puntando molto sull’innovazione, basti pensare alla sua piattaforma streaming. Non a caso “Il Cacciatore” è stato visto da migliaia di persone proprio grazie a questa nuova realtà».
Romanzo Criminale, Squadra Antimafia, e adesso Il Cacciatore. Tutte produzioni piuttosto impegnative e in qualche modo innovative. A quale di queste sei più legato?
«Diciamo che quando interpretai “Il Libanese” in “Romanzo Criminale” avevo solo 23 anni ed indubbiamente è stata una delle esperienze più importanti della mia vita, dopo anni passati a fare gavetta. Romanzo Criminale è stato un test che mi ha formato per quello che è avvenuto dopo».
Con Romanzo Criminale hai avuto il piacere di lavorare con Stefano Sollima, che adesso è impegnato negli Stati Uniti per la promozione del suo ultimo film “Soldado”. Com’è stato lavorare con lui?
«Stefano è un regista molto determinato e ottiene quasi sempre ciò che vuole durante le riprese. Adesso si trova a Hollywood per questa sua ultima opera, e gli auguro davvero buona fortuna perché lo merita. Però son sicuro che tornerà in Italia per realizzare ancora altri progetti».
Finora hai interpretato personaggi di spessore all’interno del genere “crime”, in futuro proseguirai su questo filone oppure ti cimenterai su nuove sfide?
«Beh, diciamo che non ho pregiudizi su nessun genere di vario tipo, sono aperto a qualsiasi possibilità. Anzi il mio interesse è proprio quello di avventurarmi in qualcosa di nuovo. A tal proposito tra un po’ inizierò con un nuovo progetto, ma per adesso non posso dire assolutamente nulla».