Mentre esperti si interrogano sulla portata del cambiamento imposto dalla pandemia, il siciliano, dal caldo del suo cantuccio, offre a tutto il mondo lezioni di cucito sociale. Il buon meridionale infatti non prenderà 9 in economia o in sanità, ma c’è una materia su cui è più sperto di tutti: antropologia. Noi siciliani, abbiamo infatti una precisa idea della natura umana: siamo convinti che se non ci salutiamo con baci non godiamo della compagnia dell’altro; se non premiamo con il polpastrello dell’indice la schiena del passante (come fosse un campanello), questi non si gira. Ma soprattutto siamo fermamente convinti che se non tocchiamo ripetutamente e snervatamente il nostro interlocutore mentre gli parliamo questo non ci presta attenzione. [continua a leggere l’articolo sul Sicilian Post]