VIENI CARO CLAUDIO FAVA CHE TE LA SPIEGO IO L’AUTOCENSURA

Di Redazione / 28 Settembre 2018

Caro Claudio Fava,

hai diffamato i giornalisti e i collaboratori de “La Sicilia” definandoli “autocensurati”, “più realisti del re.

Adesso: tu hai avuto un papà ucciso dalla mafia, io ho avuto un cavallo ucciso dalla mafia e conseguente primo ictus di mio padre. Io sono indagato e/o imputato da qualche parte perché la mafia (o almeno ritengo sia quella, dato che ancora una verità processuale non c’è) mi ha pestato di brutto e avendo cercato di difendermi (con una mano mi difendevo, con l’altra chiamavo le forze dell’ordine) sono sotto processo per rissa.

Essendo indagato e imputato l’autocensura mi consiglierebbe: ma chi me lo fa fare? Meglio starmi zitto, mi conviene no? Chi se ne frega dei discorsi intorno allo Stato di Diritto e alla tenuta democratica.

Giusto Claudio?

E invece non mi autocensuro.

Secondo te, Claudio, ha senso scrivere in una sentenza (o in un decreto) che la pericolosità sociale di una persona sia ascrivibile anche all’abitudine: “…di non porre all’attenzione dell’opinione pubblica gli esponenti mafiosi non ancora pubblicamente coinvolti dalle indagini giudiziarie… (così il comunicato stampa della Procura della Repubblica di Catania).

Secondo la procura, secondo le parole di essa, l’attività della magistratura sarebbe dunque “residuale”, perché il processo alla mafia lo dovrebbe fare il cittadino, l’editore, l’impegnato nell’antimafia, il centro sociale, l’assmblea autoconvocata e autogestita, il bar del benzinaio. A te, Claudio, sembra una cosa normale?

A te, Claudio, sembra normale diffamare in “fascio” un gruppo di persone dando loro degli “autocensurati” e “più realisti del re” senza fare nome e cognome, senza portarne prove concrete, come fece nei miei confronti Orioles “dalla povera casa” che invece prende la legge Bacchelli mentre io guadagno 500 euro lorde al mese?

Chi è che deve giudicare? La magistratura o il tribunale del popolo? Te lo dico fuori dai denti, io, se fossi stato editore, avrei rifiutato il necrologio di Montana: come dare del mafioso a qualcuno SE PRIMA NON CI HA PENSATO LA PROCURA?

Non lo avrei fatto per una serie di motivi che attengono allo Stato di Diritto: mi è consentito diffamare così la gente come fate voi dell’antimafia? O soltanto perché ho un atteggiamento antimafioso questo mi mette al sicuro dai processi per calunnia e diffamazione?

Non lo avrei fatto per motivi che attengono alla mia psiche: mi alzo una mattina e ho paura. Devo per forza dire MAFIA MAFIA MAFIA anche in assenza di un processo o il diritto alla mia codardia? Posso PRETENDERE che tutti siano EROI?

Non lo avrei fatto perché sono stato allevato nella fiducia nella magistratura, e nella fiducia nella sua preparazione e nella sua conoscenza del diritto e della procedura: chi cazzo sono io per dare del mafioso a qualcuno?

E, scusami se mi permetto, ma chi cazzo sei tu?

Confidando in una tua risposta ti saluto cordialmente.

Ottavio Cappellani

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