Dai, facciamo all’antica, come quando gli attori e i registi rientravano dalla cena dopo teatro e trovavano, fresca di stampa, la recensione alla messa in scena. Non ci sono più i giornali della notte, né gli strilloni che si agitavano tra i nobili in carrozza che andavano a visitare i postriboli di San Berillo, ma il web fa le veci del “fresco di stampa”. Così abbiamo appena visto un ottimo “Sogno di una notte a Bicocca”, scritto e diretto da Francesca Ferro. Cast azzeccatissimo, attori calati nella parte come raramente si vede. La storia ricalca un’esperienza vissuta in prima persona dalla Ferro, il “Sogno” messo in scena con i detenuti di Bicocca. Ne nasce uno spettacolo tra il neorealismo e la commedia, ma quella commedia che serve ai detenuti per sopravvivere al carcere, l’ironia che apre lo spazio della fantasia. Gli attori, che citeremo poco sotto, sono tutti ammirevoli, nessuno si risparmia, dal napoletano devastato al “polifemo” dalla battuta pronta, dal ragioniere della mafia all’autolesionista. Epperò una cosa va riportata, come ogni grande regista, Francesca Ferro, ha colto l’anima comica di Mario Opinato, killer hollywoodiano, sguardo truce, capello per i cavoli suoi, che, in veste comica è una sopresa sorprendente. Speriamo che scoperta questo suo nuovo talento, Mario lo cavalchi. Insomma… nei prossimi giorni da Zo. Andate a vederlo.
Sul palco gli attori Ileana Rigano, Agostino Zumbo, Mario Opinato, Silvio Laviano, Renny Zapato, Giovanni Arezzo, Francesco Maria Attardi, Giovanni Maugeri, Vicenzo Ricca, Antonio Marino, Dany Break che insieme all’aiuto regia Mariachiara Pappalardo, alla direzione allestimento di Arsinoe Delacroix
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