Ecco lo sapevamo che andava a finire così, tra la crisi, tra i programmi televisivi, tra i maccherroni che allincunu a panza, tra facebook che ti permette di postare la foto della sogliola all’umido guarnita ma non ti permette di postare le foto sessuose, finiu che le donne preferiscono il cibo al sesso (anche se io, personalmente di persona, un dubbio in tal senso l’ho sempre avuto, “l’amore passa, ‘u stipendio ppì far’a spisa no”).Lo studio annuale “Eaters Digest” – dodicimila donne e uomini intervistati, di trentasette paesi, tra cui l’Italia – parla chiaro: per il 42 per cento delle donne «una cena in un eccellente ristorante» è meglio di un appuntamento tra le lenzuola. Per il 31 per cento le due opzioni si equivalgono. Solo il 27 per cento sceglierebbe di sicuro l’appuntamento romantico a panza vuota.Ormai la cena è considerata uno status symbol e lo status symbol va esibito, altrimenti che ce l’hai a fare, e come si sa oramai l’esibizione dello status symbol passa dai social: facebook e instagram innanzitutto. Per cui: se la pelliccia non la puoi esibire sul social perché gli animalisti non ti mettono il like, se i gioielli non li puoi esibire sui social perché altrimenti i parenti ti chiedono i prestiti, se l’arredamento di casa non lo puoi esibire perché altrimenti vengono i ladri e te lo svaligiano, cosa ti resta da esibire? La cena al ristorante (possibilmente senza carne, possibilmente bio, possibilmente gourmet, possibilmente stellata), tanto la fotografi, la metti nella bacheca, poi te la cafuddi e non è che i ladri possono venire a dirti “signora tiri fuori il tartufo”.A sorpresa, anche il venticinque per cento tra gli uomini tra i diciotto e i trentaquattro anni preferisce la merendina alla patatina e per il quarantasei per cento le due cose si equivalgono.Dati questi numeri non ci si stupisce che ormai in Sicilia, luogo sempre cioppo alla moda che lèviti, sia un fiorire di aperitivi, apericena, aperistreet, aperisangeli, aperichef, aperigourmet, aperibio, aperiperi. Sicilian Comedi per il sociale vuole suggerire una cosa che mette insieme utile e divertevole: l’aperisesso.