L’esercito dei grillini senza voti.

Di Redazione / 27 Gennaio 2020

Come si è capito, ai grillini restano solo i voti degli attivisti. Quello che era un bell’osso attorno al quale si scannavano gli aspiranti beneficiari dei voti a strascico senza politica attiva è oggi un misero dado da brodo. I voti degli attivisti della piattaforma Rousseau rappresentano lo 0,nulla dell’elettorato nazionale. Eppure il delirio, la bavetta, la follia, aleggiano nelle teste dei consiglieri di municipalità, di quelli comunali, che vorrebbero passare ai partiti tradizionale, ma che alzano il prezzo al mercato delle vacche (adesso magrissime). I consiglieri di circoscrizione vogliono diventare comunali, i comunali regionali, i regionali nazionali. Ma se fino a ieri il loro era un prezzo trattabile oggi sono fuori mercato. Vogliono i voti assicurati. E chi glieli assicura? In Sicilia, ma come nel resto d’Italia, c’è ancora chi fa queste promesse. Ma d’altronde se lo meritano, di ritrovarsi fra un po’ in mezzo alla strada: chi troppo vuole nulla stringe e autorizza gli altri a sodomizzarli a loro insaputa. Da ieri, chi vuole fare politica dovrà rimboccarsi le maniche. La scomparsa di Di Maio (abbastanza vergognosa, d’altronde ha dato le dimissioni pochi giorni fa e un commento sarebbe stato d’obbligo), il silenzio di Grillo, il comunicato di Crimi col cerino in mano, hanno tutta l’aria di chi è scappato col bottino. Agli altri, ai grillini senza voti, che speravano di fare le scarpe ai propri stessi amici, resta la sucata di un bel brodo annacquato. È la politica bellezza!

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Tag: cinquestelle elezioni