L’AMBIENTE GIALLO-ROSSO, PERCHE’ LA SICILIA DOVREBBE ESSERE CONTENTA DI UNA LEGISLAZIONE PD-5S

Di Ottavio Cappellani / 23 Agosto 2019

Dato che dalle mie mani – come diceva Manlio Sgalambro, che ben mi conosceva – passano i segreti del mondo (e non li ho mai usato per arricchirmi, anzi per impoverirmi, cosa della quale vado orgoglioso pur essendo tacciato spesso di stupidità) sono costretto, a questo punto, a disvelarvi alcune cose.

Il problema dell’epoca, se non ve ne siete accorti – tutti presi come siete dall’Iva e dalla patrimoniale (per carità, preoccupazioni legittime, ma da poveri banchieri) – è l’ambiente. Circola una bella vignetta in rete, dove noi ci preoccupiamo di negher, immigrazione, lavoro, tasse, buche nelle strade, mentre un gigantesco tsunami ambientale sta per travolgere noi e i nostri figli (capisco i fondi di investimento, ma anche loro, puro capitale inerte autoalimentato come un cancro, saranno sommersi).

Per questo motivo, l’Italia, e a maggior ragione la Sicilia, sensibile geograficamente a questi temi (desertificazione, climate change, arsura, qualche cenetta e ciulatina digestiva in bmw climatizzate mentre intorno l’inferno) al posto di sparare minchiate dovrebbero gioire all’alleanza Pd-5S, che sull’ambiente, ossia sulla faccenda che più dovrebbe starci a cuore, sono stradaccordissimo da tempo. Altrimenti trasferiamoci tutti a Dubai, a fare gli sguatteri degli assassini che hanno in mano in petrolio (che finirà), in cambio di un attichetto e di qualche ragazzina giovane e più bella delle vostre mogli ricche ma cesse.

Mi è appena passato tra le mani un comunicato, ancora in bozze dell’Anci, dove si sottolinea come, nelle autonomie locali, la collaborazione interpartitica, trasversale, sui temi dell’ambiente, sta dando ottimi frutti.

Io, come spero voi, sappiamo chi c’è e chi “conta” nell’Anci.

E a nessuno sarà sfuggito chi c’è (e chi conta) nei Liberalpd (alto profilo istituzionale siciliano) che per primi hanno diramato una nota a favore dell’alleanza Giallorossa.

Io concluderei con due parole che mi ha inviato il mio caro amico Marione Pagliaro, che di ambiente, ecoindustria, Sicilia, ne sa molto: “Il passaggio della Sicilia all’energia solare è ancora più importante e necessario che altrove. Per sanare le ferite al territorio e alla salute dei siciliani dalla raffinazione del petrolio che da 70 anni fa della Sicilia l’hub petrolifero italiano. E per causare una nuova stagione di sviluppo: perché i miliardi di euro che ogni anno vanno, letteralmente, in fumo dai tubi di scappamento dei motori, potranno essere usati da famiglie e imprese per tutt’altro”.


Il governo Giallorosso è una risorsa immensa per la Sicilia, per la sua industria, per il suo sviluppo “alla luce del sole”, per la sua agricoltura, per il suo turismo. E chi non lo capisce è un povero leghista col mojito in mano (e non solo il mojito).

Condividi
Pubblicato da:
Redazione
Tag: crisi di governo giallorosso