LA MIA SANT’AGATA DELIRANTE

Di Ottavio Cappellani / 06 Febbraio 2019

La mia Sant’Agata delirante di quest’anno è incominciata con una diretta da una televisione locale che però non funzionava niente, non funzionava neanche tanto la tipa conduttrice con le labbra viola espanse (ma era incinta) e una specia di Moria Orfei maschio (ma era truccatore) che aveva affitatto una stanzetta (manco un suite) da dove i vippis avrebbero dovuto commentary la Santa. Esperimento fallito suppongo.

E quindi abbiamo trovato rifugio nella sempre ottima casa di Antonio Presti, dove – grazia alla signora Maria – c’era una salsiccia col sugo e i rigatoni da urlo.

Poi siamo andati al wine bar… dove ci siamo riuniti io, la giusi, giuseppe, mario e le due veline ospiti, coscialunga, la capra di bronte e il limone di goethe. Abbiamo sbevazzato come d’uopo e poi abbiamo cercato di raggiungere la via Caronda per vedere i riti dei fuochi di cera.

Prima però altro passaggio nello sgabuzzino affittato fino a mezzanotte (ma come, solo fino a mezzanotte, siamo al risparmio) per la diretta della televisione locale. Niente, tutto smantellato. Non ho avuto la possibilità di parlare del delirio del recinto vip di Sant’Agata per i fuochi del tre, però ho avuto una notizia: Barbara Mirabella ha preso una storta e lo diceva a tutti. Molto interessante.

Indi la via verso via Caronda era confusionaria, e ci siamo separati io con coscialunga, Nicola che cercava di raggiungere casa, Giusi e Giuseppe non pervenuti, Mario e le sue amiche verso i fuochi di via Caronda (W il Piemonte col pelo elegante), e io e Coscilunga un un tapas bar dove si sono dimenticati i tapas ma, per fortuna, non i Cocktail Martini, e comunque più perdevano tempo meglio era per me perché Coscialunga era davvero davvero Coscialunga.

Da Sant’Agata di quest’anno è tutto, Coscialunga dovrebbe farsi sentire.

Vi lascio con un papapapapapapapa….

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Redazione
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