IO IMPERATORE DI CATANIA CAPITALE DELLA CULTURA. L’IPOCRISIA SUL MUSCO

Di Ottavio Cappellani / 05 Dicembre 2016

Spalmate negli anni a venire, molte sono le candidature delle città siciliane a capitale italiana della cultura: Agrigento, Palermo, Catania e altre. Tutte le candidature sono state accolte con sentimenti contrastanti, dal plauso alla critica feroce, dall’entusiasmo allo scherno.
Semplifichiamo il ragionamento prendendo ad esempio Catania. Ha i numeri per ambire a tale candidatura? Ovviamente sì (anche perché, per non essere etnocentrico, Catania ha nel suo dna anche la Grecia mentre, Palermo, per dire, no – tiè). Allora cosa osta, secondo qualcuno, alla candidatura di Catania? Lo stato dei teatri, dicono, il teatro Musco che chiude, ripetono. Ma come? Siamo stati anni e anni e abbiamo dibattuto e abbiamo urlato a squarciagola che la politica non doveva interessarsi di teatro e adesso, che finalmente il Musco è libero e bello dalla politica, minchia, si lamentano? Quegli stessi che, in nome dei padri fondatori del Musco, ripetevano “Ah Giusti e Ferro lo dicevano, che la politica avrebbe rovinato il teatro”, adesso fanno gli appelli perché il Musco rientri all’interno dello Stabile e quindi di nuovo dentro la politica? Ma affittatevelo no? Come si sta facendo con altri teatri… Altrimenti non ha alcun senso, e se l’arte è un tentativo di dare un senso al mondo questi artisti sono ben scarsi. Ben venga dunque l’operato del commissario Pace: tagli, tagli tagli e il minimo indispensabile per avere – ahimé – un teatrino politico.
Altra questione – questa la sollevo io – è la litigiosità culturale insista nel siciliano stesso in quanto pazzo di catena. Nella cultura, in Sicilia, non è possibile fare gruppo, scuola, collettività. Quando un intellettuale ne incontra un altro gli viene subito voglia di assestargli una testata con la rincorsa. C’è una soluzione per azzerare questa litigiosità? Certo che c’è. Nominate me imperatore a vita della cultura siciliana con pieni poteri e togliete di mezzo tutti quelli che mi si oppongono. Allora sì che Catania potrà diventare capitale italiana della cultura.
Scherzo ovviamente.
Insomma mica tanto.

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Redazione
Tag: OTTAVIO CAPPELLANI