Grazie grazie grazie e lodi lodi lodi… tanti hanno letto la mia riflessione su Dipasqualen Sturmtruppen al komando del Kolonnellen Pappalarden…
Eppure, per correttezzen di esegesen vorrei precisaren… perché qualcuno è artisten e qualcun altren è invece un giullaren?
Semplice.
Perché il primo, l’artista, non viene a patti col potere, non ne ha bisogno, ha il suo pubblico, al teatro, al cinema, ovunque (come carmen consoli, che un nazistello catanese voleva epurare – nazista in quanto epuratore, per il resto non so della sua depurazione e del suo refluo di acque nere -.
Il giullare invece campa col soldo pubblico, come Di Pasquale. E che al pubblico potere risponde sull’attenti, battendo i tacchi, anche se di destra.
Ci domandiamo, Camilleri, che ha appena mandato in stampa privatamente un romanzetto sulla pedofilia, perché non ci dice come minchia la pensa Dipasquale e perché continia a dare le sue opere in regia al marito della Contadino che si è presentata con “diventerànellissima”?
Certo, lo sappiamo, questi pensano che la cultura non valga niente, che sia solo un laghetto dove pescare voti e consendo in cambio di elemosina.
E invece, guarda un po’, gli artisti non sono tutti scarsi al punto di avere bisogno del potere.
Ecco questa è la differenza tra artisti e giullari.
Che farà la differenza, cari i nostri sturmtruppen!