A NATALE PRENDETEVI IL “TEMPO”

Di ottavio cappellani / 21 Dicembre 2016

E’ Tempo di Natale, Tempo con la T maiuscola. Devo confessarlo, in questo Tempo io vengo preso, che possa permettermelo o no, da una frenesia del lusso fatto di maglioni di lana colorata e tweed, di legno lucido e wisky invecchiati, di carte da gioco e scarpe inglesi, di tende e tappeti e velluti e innumerevoli portate seguite da una sonnolenza riscaldata dal tepore familiare. Ma soprattutto di luminarie. Voglio, pretendo, esigo luci accendispegni, ovunque, sugli alberi, nei presepi, nei negozi, per strada, mettetele anche nelle automobili, su vestiti, tra i capelli, perché le luminarie non sono soltanto lucine, sono qualcosa che si accende nella notte e che colpisce la parte più antica della mia anima, quando ero ancora un selvaggio abitante delle grotte, predatore e insieme preda: le luminarie mi rendono non solo sopportabile ma persino bella e desiderabile l’idea della città (ah Tempo desiderabile in cui abitavamo in campagna e la città era un eterno Natale di luce e di commercio!).

Ecco, mi dico, eccolo, il solito uomo abbagliato dal consumismo, preda non più delle fiere, ma delle immagini.

E no, mi rispondo. Innanzitutto perché le immagini sono esse stesse valore. Secondo, perché non è il costo dell’immaginario natalizio il suo valore, ma il Tempo, il Tempo del Natale. Il Tempo che dedichiamo a questo evento. I regali possono essere anche minimi, ma pensati, passeggiati, esclusivi perché recano un motivo. La luminaria può essere anche soltanto una candela, ma accesa lentamente, insieme. La tavola può essere umile, anche povera, ma deve “durare”. Muovetevi lentamente in questa luce e in questo Tempo degli affetti, così che si imprimano nel cuore della vostra famiglia in maniera da restare lì, anche quando voi non ci sarete più. Il Tempo del Natale è un Tempo che si ripete, ogni anno, eternamente. Dategli il Tempo. Datevi il Tempo. Anche solo per incantarvi davanti a un presepe, guardatelo, prendete il tempo che ha impiegato chi l’ha creato: dal cielo stellato alla grotta ai pastori ai Re Magi. Non vedete in esso la storia del mondo? Dalle galassia, all’origine del genere umano, alla coltivazione della terra, all’uomo che si fa re? Siate Re, siate Regine, costruite i vostri piccoli monumenti a voi stessi a memoria per le future generazioni. Prendete il Tempo per celebrarvi. Trascorrete un Natale opulento, lussuoso. Ricordando che il lusso non sta nel costo, non sta nel prezzo, sta nel Tempo. Poi trasferitevi sotto l’albero e scartate i doni. Mi raccomando, che ci sia Tempo in quei regali, anche solo il Tempo per scartarli. E se non potete prendete un pezzo di carta, recuperate un nastro, avvolgetelo e dite ai Vostri cari: ecco, per questo Natale, ho potuto regalarvi solo questo Tempo. Il Tempo di avvolgere il Tempo, il Tempo di scartare il Tempo. Non lo trovate magnifico?

ottavio.cap@gmail.com

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Pubblicato da:
Redazione
Tag: natale