Le vie dei tesori e le vie della munnizza

Di Carmen Greco / 08 Ottobre 2019

Vie dei tesori, luoghi del cuore, siti da salvare. Belli, bellissimi. Iniziative che riportano la meraviglia dell’Arte in un quotidiano urbano degradato e offeso. Offeso dagli stessi abitanti che sui social si sperticano in hashtag con #Siciliameravigliosa e video emozionali con droni ed effetti speciali che nemmeno James Cameron in “Avatar”.

Poi lasci le vie dei tesori e trovi le “vie della munnizza”, basta girare l’angolo. Materassi e camere da letto, porte divelte e frigoriferi vecchi, sfalci di potature e giocattoli. Questo in città. Parlo di Catania (perché ci vivo), ma altre città siciliane non sono da meno.

Ho incontrato una famiglia di turisti tedeschi (padre, madre e tre figli, di 12, 7 e 4 nni) ai quali ho chiesto cosa fosse loro piaciuto di più della loro vacanza in Sicilia: mi hanno risposto Etna, Noto, Siracusa. Cosa fosse piaciuto di meno? “La spazzatura. Mia figlia mi ha chiesto: papà perché fanno così?”. Lui ha girato a me la domanda, ho cercato di rispondere che ” è un problema culturale”, allargando le braccia. Ho provato la stessa sensazione del tour operator che ha fatto cambiare strada ai cicloturisti americani per non far vedere loro le discariche tra un paese e l’altro dei visitatissimi “luoghi di Montalbano”.

Il Fai di Catania per le giornate d’Autunno ha previsto un percorso su Bronte, con il rischio che i visitatori “vedano” la lunga scia di spazzatura che parte da Catania e arriva lungo la strada nella città del pistacchio. Ma ha fatto bene la “capa” della delegazione di Catania a scegliere questo itinerario, Maria Licata: «La gente lo deve guardare il suo territorio per capire che non possiamo continuare in questo modo, dobbiamo necessariamente cambiare e se questo senso critico si sviluppa anche attraverso la visione di quello che non è piacevole, ben venga. Anche questo significa crescita».

Nel mio piccolo proporrei di organizzare dei “munnizza tour”, ma non per i turisti stranieri, per i siciliani, per i catanesi. Invito le associazioni culturali che tanto si impegnano per mostrare il bello, per valorizzare Catania e la Sicilia con le loro iniziative, dalle più piccole alle più importanti, a pensarci. Magari davanti ad una vergogna “live” ci penseranno due volte prima di buttare il sacco della spazzatura dal finestrino dell’auto. Altrimenti è inutile postare #meravigliediSicilia. Inutile e pure ipocrita.   

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Redazione
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