Coccio di Calia
Signore e signori, a voi le corna
La democrazia dei tradimenti, da Jackie Kennedy a casa nostra
Prima di Ambra, ci fu Jennifer Lopez e prima ancora Jennifer Aniston e Jackie Kennedy. L'elenco di celebrità portatrici sane di corna è lungo, ramificato verrebbe da dire vista la materia. L'unica differenza è quello che avviene dopo la scoperta del tradimento. Ci sono gli opportunisti che nonostante abbiano ricevuto in dote tante corna quante ce ne sono in un cesto di lumache, decidono di andare avanti, facendo buon viso a cattivo gioco per salvare le apparenze e per lo più per mantenere uno status sociale. Pensiamo a Hillary Clinton, alle corna conosciute a livello mondiale persino nei dettagli più scabrosi e alla nonchalance con cui è rimasta accanto a quel Mr President che, ammettiamolo, difficilmente avrà messo la testa a posto. Poi ci sono i perdonisti, che ci convincono o si fanno convincere che la scappatella sia stata la follia di un momento, che non si ripeterà e che anzi servirà per ritrovarsi più uniti. L'esperienza insegna che si tratta per lo più di pie illusioni, ma forse, potrebbero esistere eccezioni alla regola. In direzione opposta viaggia il treno dei vendicatori, pronti alla guerra per lavare l'onta del tradimento.
Qualcuno preferisce ricorrere a vendette plateali come Wanda Nara che da giorni insulta sui social il marito Mauro Icardi e l'amica con cui l'ha tradita. O il protagonista involontario del caso mediatico dell'Hotel Eufemia che ha sputtanato via web la moglie e l'amante, tranne poi diventare lui l'oggetto delle critiche social. Altri invece scelgono strategie più sottili, incassano le corna con signorilità, meditando tremende ritorsioni. Il case history è il revenge dress di Lady D, l'abito della vendetta che lei indossò in risposta all’intervista in cui il principe Carlo ammetteva il tradimento con Camilla Parker Bowles. Che poi, in fondo in fondo, nel nostro piccolo è la tattica che un po' abbiamo adottato tutti, mostrandoci all'ex in forma perfetta o sfoderando il sorriso più sensuale per far vedere cosa si è perso dietro a qualcun altro. Perché, va detto, i tradimenti sono quanto di più democratico ci sia, guardano poco alla forma e molto alla sostanza, nell'accezione più carnale che si possa immaginare. Tutti siamo stati o saremo traditi e allora tanto vale inserire nel nostro curriculum o nella nostra biografia sui social, un hashtag che sia figo e politicamente corretto: #CornametooCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA