Sperava di passare inosservato, ma è stato riconosciuto e avvicinato da qualche curioso. Con garbo, ma con altrettanta fermezza, ha detto di essere da queste parti come visitatore e di volersi godere, in perfetta tranquillità e, per quanto possibile, nell’anonimato, questa sua vacanza. «Mi sto divertendo – si è limitato a dire – e sono contento di essere qui».
Con lui c’erano il padre, Alain Elkann, giornalista e scrittore, la moglie Lavinia Borromeo e i suoi tre figli (due maschi, Leone Mosé e Oceano Noah e una femmina, Vita Talita), rispettivamente di 11, 10 e 5 anni, tutti e tre nati nell’ospedale pubblico Sant’Anna di Torino, a cui gli Elkann sono legati anche per opere di beneficenza.
Il gruppo di turisti vip ha pranzato in un ristorante lungo la Scala di Santa Maria del Monte, scegliendo la sala più al riparo da possibili “intrusioni”, a conferma della ricerca di assoluta riservatezza. E, a conclusione del pranzo, i sei sono stati notati proprio lungo i gradini, con le alzate decorate da maioliche, del monumento – simbolo di Caltagirone, noto per essere la straordinaria location de “La Scala illuminata”, lo spettacolo unico al mondo che, grazie all’accensione di circa 3500 “coppi”, lo vede trasformarsi in uno splendido tappeto di fuoco (l’illuminazione con due disegni capaci di suscitare nuove emozioni, dopo il bagno di folla delle sere del 24 e 25 luglio, è prevista per il 14 e 15 agosto).
Immancabile, anche se breve, la passeggiata in piazza Municipio (dove John Elkann e il padre sono stati “immortalati” dal fotografo Andrea Annaloro) e nelle vie circostanti, con le tante botteghe e negozi che espongono le opere dei ceramisti.