Vescovo e imam a Pozzallo per i funerali di 48 migranti

Di Redazione / 23 Luglio 2014

POZZALLO – Si sono svolti oggi a Pozzallo, nel ragusano, i funerali di 48 migranti. Si tratta delle 45 vittime del tragico viaggio della speranza giunte nella cittadina lo scorso 1 luglio a bordo di un barcone in cui erano stipate oltre 600 persone e di altri tre extracomunitari morti durante precedenti tragiche traversate del Canale di Sicilia.
 
Le esequie si sono svolte all’interno dell’area portuale celebrate dal vescovo di Noto, Antonio Staglianò, e dall’Imam di Scicli. Alla funzione religiosa hanno partecipato, tra gli altri, il sottosegretario all’Interno, Domenico Manzione, il sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna, ed il prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè, oltre ai vertici delle forze dell’ordine. I funerali hanno avuto inizio con la deposizione, da parte di alcuni migranti ospiti dell’attiguo centro di prima accoglienza ed assistenza, di una rosa rossa su ogni bara.

Dinanzi alle 48 bare, dopo un momento di preghiera islamica guidata dall’imam, il vescovo della diocesi di Noto ha celebrato un sobrio rito funebre durante il quale è stata pronunciata una omelia che ha evidenziato «il valore della vita in contrapposizione a quello della morte, non solo quella fisica, ma quella che giornalmente vivono quanti praticano violenze e sorprusi» non mancando di fare riferimento all’attuale conflitto arabo-israeliano.
«Tanti fratelli non sono morti in questa traversata, ma rischiano di morire giorno dopo giorno senza aiuto – ha aggiunto il vescovo -. Impegniamoci contro la morte perché la si può fermare, la si può evitare ma solo con un grosso e immenso atto di umanità». Il sindaco ha proclamato il lutto cittadino.
 
Silenziosa è stata la partecipazione dell’unico familiare delle vittime che ha manifestato il dolore con compostezza circondato dall’affetto dei connazionali presenti nella circostanza.

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