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Valle dei Templi, riapre il Giardino di Villa Aurea sognato da Sir Alex Hardcastle
Un nuovo «tesoro» da scoprire tra i templi dorici di Agrigento. Da domenica 25 agosto apre al pubblico il giardino di Villa Aurea, la residenza del capitano inglese Sir Alexander Hardcastle che contribuì alla rinascita della Valle all’inizio del ‘900. Restaurato e sistemato, il giardino offre uno spaccato inedito sull’area archeologica. Tra cespugli e macchia mediterranea, si scoprono i resti di una necropoli paleocristiana con ipogei e tombe ancora visibili.
La storia del mecenate inglese risale a quasi cento anni fa. Era il 1921 e un cinquantenne capitano della British Navy che aveva combattuto durante le guerre coloniali inglesi, giunge nell’allora Girgenti: Sir Alexander Hardcastle ha la passione dell’archeologia e comprende subito che la Valle dei Templi è un tesoro inestimabile sì, ma drammaticamente abbandonato, come già scriveva Goethe nel 1787. E decide non solo di restare, ma di mettersi al lavoro. Dodici anni intensi e straordinari, in cui Hardcastle, con l’aiuto dell’archeologo Pirro Marconi, regala una nuova vita alla Valle dei Templi. Ma il sir inglese non ammetteva di star lontano dai «suoi» scavi e acquistò una villa lungo le mura dell’antica Akragas, fra il Tempio della Concordia e quello di Eracle: la chiamò «Villa Aurea» in onore della vicina Porta Aurea da cui nel 210 a. C. entrarono i soldati romani dopo sei mesi di assedio.
Il resto della storia è bellissimo e nello stesso tempo terribile: sir Hardcastle spende i suoi averi per recuperare la Valle, finanziando campagne di scavo e di restauro, rialzando colonne, acquistando terreni. Finisce in copertina sul Times, con i templi alle spalle. Ma il crollo di Wall Street lo lascia povero. E pazzo. Prima di essere rinchiuso in manicomio – dove morirà poco dopo per una brutta depressione – Hardcastle conduce a buon fine l’unica possibilità rimastagli: vende Villa Aurea allo Stato. Non servirà a nulla, il capitano inglese sarà presto dimenticato, solo un busto in bronzo lo ricorda nel giardino di quella che fu un tempo la sua casa. Ma oggi riapre il giardino voluto dal sir, mentre la sua villa dal 2008 è la sede di rappresentanza del Parco archeologico e ospita mostre temporanee e manifestazioni.
Il giardino di Villa Aurea offre un vero viaggio sensoriale nella macchia mediterranea, tra specie esotiche ed esemplari rari, come l’Eucalyptus erythrocorys, forse unica presenza nei giardini storici siciliani. I viali che attraversano il giardino permettono di scoprire resti archeologici, che appaiono tra siepi profumate di mirto, rosmarino e lavanda, alternati a scorci sui templi, sulla campagna agrigentina, coltivata a mandorli e olivi, e sulla pianura verso sud fino al Mediterraneo. L’ingresso gratuito ai giardini di Villa Aura sarà consentito con il biglietto di accesso alla Valle dei Templi.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA