Tripstep, il turismo a portata di un’app anche per i disabili sensoriali

Di Carmen Greco / 09 Aprile 2019

Si può “raccontare” il rumore del mare, il profumo del torrone durante una festa popolare, la superficie ruvida di una colonna dorica? Si può. A farlo sono stati gli inventori di Tripstep, un’app accessibile anche a chi ha disabilità sensoriali, che permette a chiunque di creare una guida di viaggio multimediale.

L’hanno creata cinque siciliani Andrea Scirè, Web Application e Design (41 anni), la moglie, Tiziana Scuderi, App developer (42 anni), Vincenza Tomaselli, copyright, (47 anni), Gabriella Barbagallo, presidente Associazione culturale ArtWork, coordinatrice del progetto (52 anni), Samuele Gay, grafico, 39 anni (l’unico “naturalizzato” siciliano).

Un progetto che ha visto la luce per la capacità del team e anche per la loro “testa dura” perché – come spiega Andrea Scirè – «avevamo vinto un bando regionale (quelli della “famigerata” ex tabella H la dell’ assessorato regionale alla Formazione ndr) ma ci ha lasciato con tanto amaro in bocca in quanto la somma richiesta di circa 100mila euro è stata ridotta di quasi il 70%, come a tutti. A quel punto ci siamo trovati davanti ad un bivio: continuare o abbandonare? Abbiamo deciso di investire le nostre risorse e non ce ne siamo mai pentiti. Abbiamo un caso in famiglia di persona non vedente e riuscire ad abbattere delle barriere con la tecnologia era diventata per noi una questione morale». Una caparbietà che ha dato loro ragione, se è vero che l’app (frutto della collaborazione fra tre realtà la Royal Academy, l’Associazione culturale ArtWork e Linea11) è stata premiata l’anno scorso tra le 25 migliori app del Sud.

«La sua forza – spiega Scirè – non sta solo nell’accessibilità, ma nel fatto che sia uno strumento in grado di aumentare la soglia dell’attenzione proprio in prossimità del monumento da visitare (il telefono “vibra”). Considerando che i ragazzi sono sempre con il cellulare in mano, diventa un aiuto importante durante un gita culturale. La logica è semplicissima, non sei più tu che cerchi l’informazione ma è l’informazione che ti raggiunge quando serve».

Come funziona? Si scarica l’app (gratis su android e Ios) e si seleziona un itinerario già presente che “spiega” monumenti, musei, opere d’arte, percorsi naturalistici, set cinematografici naturali etc. etc. oppure si crea un tour personalizzato scegliendo tra i punti d’interesse della Sicilia. Una volta arrivati in prossimità del luogo il turista potrà ascoltare la storia che gli interessa, ma non sarà la mera “lettura” di una guida, sarà un racconto che cercherà di emozionarlo con le parole. «A giorni – anticipa Scirè – andremo a Roma per presentare l’app su iniziativa del sottosegretario alla Famiglia e alla disabilità) Vincenzo Zoccano (che è cieco ndr) il quale l’ha utilizzata e ne è rimasto colpito».

Prossimo obiettivo è inserire oltre ai luoghi d’interesse storico-architettonico-naturalistico, anche quelle attività commerciali «che possano far echeggiare il sentore di Sicilia». Per esempio: ti trovi al Duomo di Siracusa? L’app “consiglierà” la degustazione di qualcosa nelle immediate vicinanze, un vino, un dolce, un piatto tipico.

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Pubblicato da:
Redazione
Tag: app artwork design progetto scirè siciliani team viaggi