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Tremila noleggiper Enjoy il car sharingdi Catania

Tremila noleggi per Enjoy il car sharing di Catania

Premiata startup catanese per dispositivo sicurezza in bici

Di Giorgio Romeo |

4000 iscritti e 3000 noleggi tra auto e scooter. Questi i numeri a una settimana dall’avvio del servizio, di “Enjoy”, il “Veichle Sharing” targato Eni “sbarcato” nel capoluogo etneo con duecento mezzi tra auto e scooter.Tanta curiosità, entusiasmo e perfino qualche sorpresa dei più scettici, questo il “mood” dei catanesi riguardo la novità. «Non ci credevo – ci spiega Angelo – ma le sto vedendo in giro guidate da gente civile. Bravi Catanesi. Credo proprio che, se continua così il servizio avrà un gran successo». L’utilizzo è semplice e immediato: basta scaricare l’app sul proprio smartphone Android, iOS o Windows Phone (quest’ultimo sistema, tuttavia, avrebbe generato qualche disfunzione e sarebbe da perfezionare), registrarsi, visualizzare il mezzo più vicino e prenotarlo. Dopodiché si è liberi di circolare e lasciare l’auto – o lo scooter – in un qualsiasi parcheggio (strisce bianche, blu) o nelle aree dedicate.

I MEZZI. A Catania la flotta Enjoy è di 200 veicoli di colore rosso: 170 Fiat 500 e 30 scooter Mp3 Piaggio. Tutte le 500 della flotta attiva a Catania sono climatizzate, dotate di sensori di parcheggio posteriori, omologate euro 6 ed equipaggiate per trasportare fino a quattro persone. Gli scooter – modelli a tre ruote dotati di freno a mano – hanno invece una limitazione della velocità massima a 90km/h. In dotazione sotto la sella si trovano due caschi e cuffiette igeniche monouso. «Quest’oggi – spiega Pietro – ho provato il servizio noleggiando uno scooter. La vettura era ottima ma abbiamo avuto una difficoltà per concludere il noleggio, per fortuna l’applicazione ci ha dato la possibilità di chiamare il call center e l’operatrice ha risolto tutto in pochi minuti».

I PARCHEGGI. Attenzione al suolo privato. Sebbene, infatti, la sosta dei mezzi Enjoy sia consentita a titolo gratuito sugli stalli blu della Sostare – la maggior parte di quelli presenti in città – lo stesso non si può dire per quelli appaltati a società private. È il caso del complesso universitario della cittadella, gestito da una società non convenzionata con il servizio di car sharing. Qui, nei primi giorni di erogazione del servizio, parecchi ignari studenti presi dall’entusiasmo del nuovo servizio hanno lasciato i mezzi sulle strisce blu senza tagliando e si sono ritrovati sul cruscotto salati verbali che ora dovranno pagare. Ancora in rodaggio, invece, i parcheggi riservati presso i distributori Eni della Città: spesso lasciati vuoti (ancorché siti in posizioni piuttosto strategiche) e a volte occupati abusivamente dai signori della sosta selvaggia. 

L’AREA DI COPERTURA. Il servizio “Enjoy” è disponibile su un’area di circa 30 kmq all’interno della quale è possibile parcheggiare liberamente i mezzi. L’utilizzo intenso durante questi primi giorni, tuttavia, avrebbe creato i primi problemi d’indisponibilità. «In centro – spiega Andrea – non se ne trova più neppure uno. Molti li stanno usando a fine giornata per andare verso le zone più periferiche della città e li restano per chissà quanto tempo». Per ovviare a questo problema, in ogni caso, sono presenti alcuni operatori che hanno il compito di riposizionare i veicoli in posizioni strategiche.  Tra le richieste dei catanesi (spesso condivise con l’azienda su facebook) anche quella di estendere l’area di copertura: «Sarebbe necessario – ci dice Andrea – un piccolo sforzo in più su Librino, magari includendo Viale Librino o, perché no, tutto il confine di Viale Bummacaro». Tra le richieste anche quella di coprire aree di servizio come l’aeroporto, le zone dei centri commerciali e i comuni limitrofi. Attualmente uscire dall’area di copertura è possibile, ma in questo caso il veicolo rimarrà considerato in fase di noleggio fino a quando non lo si riporterà indietro.

LE TARIFFE. Tra gli utenti c’è qualche lamentela sui prezzi del servizio, ritenuto troppo caro: «Nonostante tutto funzioni egregiamente – ci racconta Daniela – credo che la tariffa di 25 cent al minuto sia un po’ cara. Sarebbe auspicabile un abbassamento dei prezzi, che sicuramente ne incentiverebbe l’utilizzo». Il senso del car sharing, tuttavia, è anche quello di far spostare più di una persona per volta. «Per noi studenti universitari fuori sede – spiega Davide – il servizio è un’interessante novità e basta essere in quattro in macchina per renderlo davvero conveniente».

PREMIATA STARTUP CATANESE PER DISPOSITIVO DI SICUREZZA IN BICICOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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