Danilo e Luca sono due amici di 37 e 38 anni. Stamattina arrivano in Sicilia per un viaggio che li porterà a fare trekking sull’Etna, swimtrekking e snorkeling a Favignana, a visitare Palermo facendo una puntata al mercato di Ballarò. La prima tappa del loro itinerario siciliano, però, è fissata quest’oggi alle 11 all’Unità spinale unipolare dell’ospedale Cannizzaro di Catania. Danilo Ragona, nato a Torino da genitori di origine etnea, e Luca Paiardi, infatti, non sono due turisti come tanti: si muovono in carrozzina e quelle siciliane sono tra le ultime tappe delle trenta tappe del loro “Viaggio Italia” che si concluderà il 6 luglio.
I due si sono conosciuti oltre vent’anni fa all’Unità spinale di Torino: uno stava quasi per lasciarla, l’altro era appena entrato. A condurli fin lì due incidenti, l’uno in auto, l’altro in moto. Da quel momento la loro amicizia è cresciuta. Oggi Danilo Ragona è un designer che ama lo sport e l’avventura e insegna allo Ied di Torino; Luca Paiardi è un architetto e musicista e quando non lavora e non suona passa molto tempo sul campo da tennis. Definiscono la loro vita «intensa, ricca, emozionante. Perché vivere (e non sopravvivere) con una disabilità è possibile, perché anche su una carrozzina si può lavorare, fare sport, viaggiare, innamorarsi di luoghi e persone, conoscere, incontrare e imparare». Anche da un viaggio cominciato lo scorso 6 giugno in cui hanno pedalato, volato in parapendio e con un ultraleggero, hanno fatto arrampicata e kayak, sono entrati dentro una grotta con gli speleologi. Ma, soprattutto, hanno visitate tante Unità spinali come faranno oggi a Catania, dove, i due quasi quarantenni torinesi incontreranno gli altri pazienti, parleranno della loro esperienza, del loro rapporto con lo sport, della loro vita e di come la tecnologia possa aiutare chi si trova nelle loro stesse condizioni, prima di fare un giro in città in compagnia dei volontari dell’associazione Verticalife che li accompagna in questa loro avventura.
«È un modo per dare forza a chi è nelle loro stesse condizioni, un invito a non perdere di vista la vita che continua», ci spiega Riccardo Cipullo di Verticalife mentre Danilo e Luca incontrano la stampa in conclusione della visita di Reggio Calabria. «Viaggio Italia – continua Cipullo – è un viaggio di rinascita, di amicizia, di coraggio e di orgoglio. Ma è anche un viaggio di cuore perché a Danilo e Luca avrebbe voluto aggregarsi anche Danilo Neri. La sua disabilità causata da una lesione spinale più alta rispetto a quella di Danilo e Luca, però, non gli permette di muoversi agevolmente. Il viaggio, così, è stato anche l’occasione per promuovere una raccolta fondi il cui obiettivo è arrivare a 34.000 euro per l’acquisto di un nuovo furgone che permetta anche a lui di viaggiare con i suoi amici».
Il viaggio siciliano di Luca e Danilo prevede domattina il trekking sull’Etna fino ai 2.700 metri con l’assistenza dell’Ente Parco. «Le condizioni meteo che, purtroppo, al momento non sono ottimali potrebbero far cambiare qualcosa e far fermare Luca e Danilo a quota 1000-1500», ammette Cipullo. Ma questo non sarà un problema. Magari qualche inghippo in più i due potrebbero trovarlo domani nel corso della visita alla città a causa delle barriere architettoniche. «Ma, anche se accadesse – conclude Cipullo -, non ci sarà alcuna segnalazione perché il nostro non è un viaggio di denuncia. Ciò non toglie che in alcuni posti che abbiamo visitato chi ci ha accompagnati ha preso nota autonomamente delle criticità».