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Taormina pronta per il turismo internazionale

Giocano un ruolo chiave le strutture ricettive e di ristorazione che dell’arte dell’accoglienza hanno fatto il loro stile di vita

Di Sonia Distefano |

Dalle pendici meridionali dei monti Peloritani della riviera Jonica si schiude al mondo, come una pregiata conchiglia, un paesaggio mozzafiato, ricco di bellezze naturali, unico per varietà e contrasti, che svela, una città dal fascino intramontabile: Taormina, la “Perla dello Jonio” che, su una collina, sospesa tra rocce e mare, si affaccia dal terrazzo del monte Tauro, con alle spalle, l’Etna. La Sicilia è ricca di angoli mozzafiato e Taormina rappresenta uno dei gioielli più preziosi e apprezzati a livello internazionale.

Alle bellezze naturali si aggiungono quelle architettoniche, che raccontano la storia delle diverse dominazioni che si sono succedute: dai greci, ai romani, dai Goti ai Bizantini, alle incursioni saracene, ai domini delle dinastie degli Svevi e della Famiglia di Aragona, e poi fedele ai Borboni contro i francesi. Così Taormina ottenne in dono dal re di Sicilia Ferdinando III, in segno di riconoscimento l’isola Bella, un gioiello della natura.

La lista dei luoghi da visitare in quest’angolo di mondo è lunga. Il teatro antico, tra il mare e l’Etna, è la cornice delle più importanti kermesse culturali dell’isola, a partire dai David di Donatello, per continuare con il Taormina Film Fest, i Nastri d’Argento, Taobuk, Tao Moda, capaci di far affacciare sullo Jonio i volti più prestigiosi del cinema, dell’arte, della musica, della moda, della letteratura, del giornalismo nazionali ed internazionali. Al teatro antico si aggiungono gli altri siti del Parco archeologico Naxos-Taormina; e poi il Castello di Monte Tauro, palazzo Corvaja, il palazzo dei Duchi di Santo Stefano, palazzo Ciampoli, la Villa Trevelyan Cacciola, ora Giardini pubblici; ricche di fascino anche le numerose chiese, ambite location per le celebrazioni di molti matrimoni; le suggestive vie di tutto il borgo; il fascino di uno scatto dalla terrazza di piazza IX Aprile. Giocano un ruolo chiave per il turismo di tutta l’isola le strutture ricettive e di ristorazione, che dell’arte dell’accoglienza hanno fatto il loro stile di vita, capaci ormai da secoli di coccolare turisti di tutto il mondo; quel turismo che oggi, dopo la parentesi, purtroppo ancora non conclusa della pandemia vive già una prima fase di ripresa in attesa di tornare ai numeri registrati nel 2019.

«Siamo in una fase di ripartenza – dice Piero Benigni, direttore del Grand Hotel San Pietro – stanno riprendendo tutte le attività ricettive che giovano al turismo locale e regionale. Ancora non siamo alle presenze che si sono registrate prima della pandemia, con oltre 1milione di turisti, di cui l’85% era certamente turismo internazionale. Oggi ha confermato la propria presenza a Taormina il turismo regionale e nazionale, ma la città deve tornare per sua vocazione meta dei visitatori provenienti, come in passato, da tutto il mondo.

Gli eventi al teatro antico contribuiscono a fare di Taormina una destinazione internazionale, e il proseguo della stagione sta cominciando a dare qualche risultato».

«Per questo – prosegue Benigni – è necessario continuare a rispettare le prescrizioni in merito ai presidi di protezione personale e ai vaccini, in modo da avvicinarci a settembre ai numeri ante-pandemia. Dobbiamo ripartire in sicurezza e Taormina si è preparata a questa nuova sfida. La riapertura del teatro antico, sito più visitato della Sicilia, ci ha dato speranza e siamo pronti a riabbracciare i turisti di tutto il mondo».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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