È questo ciò che è realmente avvenuto ieri mattina, fra le 6 e le 7, lungo la Tangenziale ovest, in direzione Siracusa, a tre chilometri da Passo Martino. Un fatto di una gravità assoluta, i cui contorni sono diventati sempre più nitidi col trascorrere delle ore.
Daniel e Anna (anche questo è un nome di fantasia) erano usciti domenica sera, come da qualche tempo erano soliti fare. Pare che lui ci provasse e che lei, di contro, fosse sempre riuscita a mantenerlo al proprio posto. Ciò fino a domenica, però, allorquando il militare è riuscito a portare la ragazza a casa sua.
Qualche drink di troppo, freni inibitori sotto lo zero e Daniel è passato all’azione. Contro la volontà della ragazza, che ha provato a resistere ma che ha presto dovuto piegarsi alla forza del militare. Il quale l’ha scaraventata nel letto, l’ha legata alla spalliera ed ha abusato di lei. Prima di addormentarsi profondamente, soddisfatto della sua “impresa”.
E’ stato proprio mentre il militare dormiva che Anna, nonostante lo choc conseguente a quello che aveva vissuto, è riuscita a slegarsi, rivestirsi, chiamare un taxi e fuggire via. Ciò ben prima che lo stupratore si svegliasse e realizzasse quello di cui si era reso protagonista.
Non è chiaro, a questo punto, quel che abbia fatto Daniel. Se sia andato a cercare la ragazza (che pare abbia presentato denuncia ai carabinieri di Librino) e se vi abbia effettivamente parlato. Di certo c’è mentre percorreva con la propria Acura Tsx la Tangenziale ovest, presumibilmente per fare rientro a Sigonella, il militare ha parcheggiato sulla corsia di emergenza, è rimasto qualche istante in attesa di un mezzo pesante, quindi, non appena ha visto transitare un Tir ad una certa velocità gli si è parato davanti.
L’autista ha pure cercato di scansare l’ostacolo, stringendo verso il guardrail una Opel Station Wagon in transito e con due persone a bordo. Per queste ultime tutto si è risolto con un tamponamento e il danneggiamento del mezzo, ma per Daniel, sbalzato per oltre venti metri, non c’è stato nulla da fare.
Il resto, manco a dirlo, è una storia di traffico in tilt, accertamenti di ogni genere legati a quanto vi abbiamo raccontato, di una vita svanita e di un’altra segnata. Per sempre.