Milano. Il vino come creazione, come opera d’arte, ma soprattutto come lavoro di persone appassionate. È quello che racconta “Bevi”, la prima serie televisiva di Sky Arte dedicata al mondo del vino e ai suoi legami con l’architettura e il design.
Si tratta di dieci episodi che andranno in onda in prima serata su Sky Arte (canali 120 e 400 di Sky e on demand sull’app Now) a partire dal 26 maggio nei quali, di volta in volta verranno presentate due realtà vitivinicole dal nord al sud dell’Italia (per la Sicilia ci sono Donnafugata e Firriato) per un tributo alla filiera produttiva più conosciuta del made in Italy agroalimentare.
Josè Rallo (Donnafugata) nella puntata dedicata alla Sicilia
Prodotta da Artlouder, un marchio della filiera audiovisiva italiana, la serie ha potuto contare su importanti partner del progetto, primo fra tutti UniCredit, con il contributo di WineDelivery e della siciliana società di comunicazione “Gran Via”.
Il progetto è stato presentato ieri a Milano nell’Unicredit tower, con una conferenza stampa in presenza e sul web, alla quale hanno preso parte i protagonisti di questa nuova avventura di Sky Arte a partire da Federico Di Giambattista, produttore Artlouder. «Abbiamo girato dal giugno 2020 e il covid paradossalmente ci ha aiutato – ha detto -. Le cantine erano deserte, i produttori erano sul posto e non in giro per il mondo. Oggi le cantine sono le nuove cattedrali, a volte costruite da grandi architetti, che nascondono dei tesori d’arte che pochi conoscono. Ci sono state tante serie dedicate al vino, americane, inglesi, olandesi – ha aggiunto – e sono prodotti fatti molto bene, spesso con mezzi più potenti dei nostri, ma secondo me in quei prodotti manca l’anima. Io credo che il valore aggiunto del nostro lavoro sia proprio questo, siamo riusciti a tirar fuori quest’anima del vino italiano ed è un messaggio che porteremo all’estero visto che 15 canali ce lo hanno già richiesto».
Federico Di Giambattista e Chiara Panzieri, produttore e autrice di Artlouder
«La chiave di lettura è l’emozione – ha confermato Chiara Panzieri, ideatrice e autrice di “Bevi” – ed è quella giusta per fare arrivare il mondo vitivinicolo al pubblico. Ho incontrato grandi produttori a capo di aziende importanti che continuano a emozionarsi tantissimo per i loro territori, per una bottiglia, per un ricordo, nonostante anni ed anni di attività, una generazione dopo l’altra. In un certo modo mi hanno trasmesso queste emozioni e speriamo di riuscire a trasmetterle anche al pubblico».
Ogni episodio – si sta già girando la seconda stagione – non è soltanto un condensato di cultura ma anche l’affermazione di un modello d’impresa, un impresa che ha lo stesso valore da Nord a sud a differenza di tutti gli atri campi produttivi in cui pesa la diversa velocità fra le due “Italie”.
«Abbiamo l’onore e l’onere di raccontare un pezzo di Sicilia – ha osservato Federico Lombardo di Monte Iato, ceo di Firriato – e quando guardo l’Etna penso che sia una forma d’arte della natura».
c.greco@lasicilia.it