CATANIA – Anima folk, arrangiamenti contemporanei e grandi interpreti della canzone siciliana d’autore per rigenerare e valorizzare con nuove sonorità pop e mediterranee un repertorio del cuore, patrimonio culturale, sonoro e identitario di generazioni di siciliani. In veste di ospiti, con il proprio personalissimo contributo, sono interpreti come Vincenzo Spampinato, Rita Botto, Simona Sciacca e Pippo Barrile. Obiettivo: riportare la gente in piazza, incontrarsi, cantare e ballare insieme sulle note di brani della tradizione imparati dai nonni; riscoprire la socialità trasversale di piccoli e grandi borghi d’Italia, dove adulti, bambini e ragazzini – e sempre più viaggiatori, attratti dal turismo esperienziale – riassaporano l’euforia dell’essere comunità globale, riunita dalla musica e dalla gioia di vivere.
Ecco gli ingredienti della Sicily Folk Orchestra, nuova formazione strumentale di musica popolare che, per il suo debutto – domenica 28 aprile ad Acireale, ore 20.30 – porterà sul palco di Piazza Duomo, per il Carnevale dei Fiori, i quattro interpreti della canzone siciliana d’autore che hanno sposato l’iniziativa. In scaletta brani della memoria collettiva dei siciliani: Vitti na crozza, La luna in menzu u mari, Cu ti lu dissi, Veni cca, Lu Sciccareddu, Malarazza e molte altre ancora.
Sicily Folk Orchestra (SFO) è un progetto dell’associazione “Il Tamburo di Aci” – nato in collaborazione con AreaSud, Darshan e ItaliaFestival – per dar vita a un’orchestra popolare permanente, spina dorsale e architettura sonora del Sicily Folk Fest, manifestazione giunta alla sua quinta edizione – inserita in importanti festival internazionali di world music, fra cui Babelsound, in luglio in Ungheria – e che vedrà in qualità di ospiti, a rotazione, i migliori interpreti della musica siciliana d’autore contemporanea.
Grande l’entusiasmo con cui i quattro autori hanno accolto la proposta del Tamburo di Aci tanto che, per il concerto del debutto ad Acireale, saranno tutti presenti, alternandosi sul palco con gli altri quattro cantanti stabili della formazione: Valentina Balistreri, Francesca Incudine, Mimì Sterrantino e Giampaolo Nunzio. Una decina i musicisti stabili della Sicily Folk Orchestra che ripropongono, con arrangiamenti originali e con l’inserzione di strumenti moderni insieme ad altri dalle timbriche mediterranee le canzoni della tradizione popolare siciliana. “Siamo una concept band allargata– spiega Davide Urso, direttore artistico della SFO, e presidente dell’Associazione “Il Tamburo di Aci” – con focus sulla Sicilia, i suoi ritmi, i suoi canti, spesso elaborati attraverso i suoni degli strumenti tradizionali di zampogna, marranzano, tamburello, mandolino, organetto e friscalettu ma con un sound che si rinnova grazie alla contaminazione di strumenti moderni come chitarra elettrica, contrabbasso, batteria, flauti. L’obiettivo – conclude Urso – è riscoprire, riproporre e promuovere le tradizioni musicali siciliane collocandole in un contesto pienamente attuale e moderno”.
La direzione dei cori è affidata a Giampaolo Nunzio, uno dei più talentuosi suonatori isolani, polistrumentista e cantore nel gruppo musicale “i Beddi – musicanti di Sicilia”, con cui ha inciso cinque CD ed realizzato tournée in tutto il mondo per far conoscere la cultura e le tradizioni della Sicilia con arrangiamenti in chiave folk non convenzionale.