ROMA, 13 APR – Non solo olii e sculture, ma anche parole. Sono le ”Stanze d’artista. Capolavori del ‘900 italiano”, mostra che la Galleria d’Arte Moderna di Roma ospita fino all’1/10 e che per la prima volta racconta l’arte della prima metà del secolo scorso mettendo insieme opere e brani di dodici dei suoi maggiori esponenti, da Martini a Scipione, Carrà. ”In alcuni casi, come per Savinio o De Chirico – dice il direttore Federica Pirani – è difficile definire se siano stati pittori, musicisti o poeti”. In tutto 60 opere, da prestiti e dai depositi del museo, con ”capolavori che non si vedevano da 40 anni come la Pandora, capostipite delle figure monumentali di Sironi”. Prima volta uno accanto all’altra per La nuda e il Frammento di composizione che Ferruccio Ferrazzi realizzò nei primi anni ’20: stesso soggetto, con le donne riflesse nello specchio. Prime esposizioni dalla collezione anche per Le spose dei marinari di Massimo Campigli, Campi e colline e il Marzo burrascoso di Ardengo Soffici, Paese di Ottone Rosai