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Siracusa, «straordinari sospetti con i soldi per l’infanzia»
«Da quanto emerso dalle indagini – ha detto Princiotta – i 3 dirigenti indagati hanno impegnato 51mila euro sottraendoli al capitolo destinato ai minori per lo svolgimento de progetto obiettivo. La somma è stata distribuita a pioggia tra 20 fortunati dipendenti delle politiche sociali e 2 dell’ufficio ragionerie mediante false attestazioni con cui veniva dichiarato l’impiego del personale in orario extra». Decine e decine di ore di lavoro straordinario «mentre le famiglie siracusane a reddito zero, attendono ancora che venga assegnato il contributo straordinario di 200 euro che fa riferimento all’anno 2014», ha urato Princiotta.
«Uno scandalo – ha detto il consigliere comunale – che non fa più notizia in Comune travolto dai casi Asili nido, Telesoccorso, Zuimana, Impianti sportivi».
Poi il tema si è spostato sulle questioni politiche. «In tutto questo il problema del sindaco di Amoddio e di Di Marco è il rimpastino dove far ruotare le solite comparse da prima repubblica. Se l’interesse primario di Garozzo fosse il benessere dei cittadini mi sarei aspettata che intervenisse pubblicamente lui stesso per dare la notizia con conseguenti provvedimenti disciplinari invece del silenzio totale».
«Semmai ce ne fosse ancora bisogno – ha detto Pippo Zappulla – questa è la conferma che la scelta assunta dalla Direzione Provinciale del Pd di un nuovo governo della città era il minimo sindacale per rispondere alla gravità della situazione. Un segnale preciso della consapevolezza della delicatezza del clima e della volontà chiara di un cambio di marcia e di un cambiamento radicale nella gestione del comune e del consiglio. La posizione di chiusura e di arroganza assunta da Garozzo – con i suoi rimpasti e rimpastini – rappresenta, a nostro avviso, invece, la conferma dello smarrimento politico, della mancanza di lucidità, della convinzione errata che avere la maggioranza nel consiglio comunale garantista automaticamente il consenso nella maggioranza dei siracusani. Governare e non comandare una città meravigliosa e complicata come Siracusa impone cautela, responsabilità e coinvolgimento. Non capire che in città è cresciuto un malessere e un disagio profondo, intanto sul terreno del deficit di trasparenza e legalità e poi su molti provvedimenti assunti, è un atto davvero pesante di distacco e di allontanamento dal pensare diffuso della comunità. Non avere voluto comprendere che in discussione non c’era la lavagna dei buoni e dei cattivi ma la necessità di una svolta radicale nel governo della città per evitare che qualunquismi e demagogia dilagassero anche a Siracusa, è un grave atto di irresponsabilità politica a carico di Garozzo e dei suoi più stretti sostenitori. E sorprende davvero il tentativo patetico e temerario di esponenti di Area Dem di difendere l’indifendibile: porre la difesa ad oltranza di un proprio assessore come veto, piegando l’interesse generale del pd, del consiglio e della città, non fa certo onore a personalità politiche certamente importanti».
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