Maurizio Lupi è uno dei migliori ministri del governo Renzi. E ci fa piacere che abbia il buon senso di essere favorevole al Ponte sullo Stretto come ha scritto nella sua lettera pubblicata ieri sul nostro giornale. Osserviamo soltanto: 1) che da ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti non sia ancora riuscito ad aprire un piccolo spiraglio alla soluzione dell’attraversamento dello Stretto: se crede in certe idee dovrebbe agire di conseguenza, o almeno tentare (forse lo ha fatto, ma non ci risulta); 2) comprendiamo che i traghetti dello Stato costino moltissimo, mentre quelli privati guadagnano, ma la soluzione non può essere quella di far scendere i passeggeri dal treno a Messina o a Villa San Giovanni, portandosi appresso i bagagli.
Non ci importa se assessori siciliani e calabresi hanno detto a Lupi che questa ipotesi poteva essere trattabile. Invece non può esserlo perché si procurerebbero pesanti disagi ai viaggiatori, un danno d’immagine per il turismo e sarebbe un’umiliazione che farebbe ridere il mondo. La Sicilia non lo merita. E magari facendo bene i conti si scoprirà che il traghettamento delle Fs costa così tanto che il vero risparmio è fare il Ponte.