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Serradifalco: se il “paese delle miniere” diventa capitale delle sette note

Di Carmelo Locurto |

L’ultimo, in ordine di tempo, è quel Carlo Mistretta che, ad appena 11 anni, s’è esibito a Roma al cospetto dei reali d’Olanda e del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ma che ha anche ricevuto dalla Presidente della Camera Laura Boldrini la medaglia della Camera dei Deputati per il suo talento. Il piccolo oboista non è che l’ultima perla di una collana talenti musicali serradifalchesi che hanno dimostrato, con i fatti, di non temere confronti in ambito regionale, nazionale ed internazionale.

Un filone inesauribile la cui storia parte nel 1956 con la nascita del complesso bandistico “Angelo Licalsi”. Fu l’allora cav. Angelo Licalsi a dar vita ad un movimento musicale che, con il tempo, si è sempre più affermato diventando prezioso punto di riferimento per la crescita musicale, culturale e sociale di tanti giovani poi divenuti affermati professionisti. Tra questi il nipote Angelo Licalsi, figlio di Nino, oggi apprezzato direttore dell’Istituto superiore musicale di alta cultura “Vincenzo Bellini” di Caltanissetta, oltre che maestro e compositore di fama. Sempre nella famiglia Licalsi, spicca Angelo Gioachino Licalsi, figlio di Giuseppe Licalsi (a sua volta diplomato nel Conservatorio di Palermo in strumentazione e banda). Il clarinettista, che insegna anche lui al “Bellini” di Caltanissetta, è anche apprezzato maestro e direttore de “I Giovani talenti serradifalchesi”.

 

I Licalsi, nel frattempo, oltre a creare un movimento musicale senza pari, sono arrivati alla loro terza generazione musicale con Fabrizio Aquilina, nipote di Giuseppe e Angelo Gioachino Licalsi, pianista laureatosi di recente. Il tutto senza dimenticare un altro gran talento delle percussioni come Antonio Giardina.

Allargando l’analisi, non possono non essere considerati in questa carrellata musicisti del calibro di Salvatore Vella, flautista di fama mondiale e primo flauto al Teatro “Vincenzo Bellini” di Catania, o Angelo Jean Cino, clarinetto che suona con l’Orchestra Sinfonica Siciliana. Di tutto riguardo poi talenti come il luogotenente Andrea Maida, clarinetto con la banda nazionale dell’Arma dei Carabinieri, senza dimenticare il compianto maestro Aldo Lalumia. Storico fondatore dell’“Altra banda” poi divenuta “Amici della musica Angelo Rizzo”, Aldo Lalumia, oltre che apprezzato flautista, è stato anche maestro d’orchestra e a lui, dopo la prematura scomparsa, è stata intitolata l’associazione musicale che prima era stata dedicata ad un altro pioniere del movimento musicale serradifalchese come il maestro Angelo Rizzo che portò avanti la direzione della banda musicale a Serradifalco dagli anni Quaranta sino al 1956, realizzando anche una serie di sinfonie, tra cui la famosa 72 che ogni anno viene suonata in occasione della Settimana santa.

Oltre ad Aldo Lalumia, anche il fratello Pasquale Lalumia, docente di tromba e trombone, è apprezzato maestro di musica assieme allo stesso clarinetto Salvatore Bruno. Il tutto senza perdere di vista giovani come Francesco Vassallo, docente e primo oboe al Teatro Pirandello di Agrigento, e lo stesso Gabriele Palmeri, oboista anche lui, classificatosi al secondo posto nella trasmissione “Tu si que vales” e primo oboe dell’Orchestra sinfonica siciliana. Gabriele fa parte anche lui di una famiglia di musicisti. Il padre Angelo Palmeri, docente di oboe al “Bellini” di Caltanissetta, ha suonato nelle più importanti orchestre nazionali ed internazionali risultandone tra i più apprezzati oboisti, mentre suo zio Salvatore Palmeri è fagottista di fama ed insegna al Conservatorio di Palermo. E non sono da meno sia Fabio Palmeri, oboista e fratello di Salvatore e Angelo, che Loris Palmeri, oboista fratello di Gabriele.

In questa lunga trafila di talenti, non va ovviamente dimenticato il maestro Luigi Sferrazza, violinista e direttore dell’Orchestra filarmonica nissena, oltre che direttore dell’orchestra di Krasnodar in Russia e presidente dell’associazione musicale “Suoni indiscreti”; ma anche il maestro di tromba Luigi Romeo, quello di violino Gaetano Costa e quello di fagotto Leonardo Latona.

E non mancano certo i talenti musicali serradifalchesi al femminile. Tra i quali spicca la pianista Camilla Licalsi, figlia di Giuseppe, e docente accompagnatrice della classe di canto al “Bellini” di Caltanissetta. La più piccola in assoluto è la violinista Nicole Insalaco, di appena 11 anni, che sta impressionando tutti per la sua facilità di esecuzione. Con lei non vanno dimenticate Roberta Licalsi, figlia di Giuseppe e sorella di Angelo Gioachino, violinista e docente di strumento, ma anche Diletta Ligori, giovane talentuosa flautista. E per provare a chiudere, un riferimento anche per la piccola Elena Migliore, clarinetto, figlia di Camilla Licalsi, già vincitrice quest’anno di 3 primi premi assoluti e che, anche lei, promette di continuare questa lunga e, forse, non del tutto completa passerella di piccoli e grandi talenti musicali serradifalchesi.

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