Schianto all’aeroporto di Mosca, muore il numero uno della Total
Schianto all’aeroporto di Mosca, muore il numero uno della Total
MOSCA – Il gigante francese del petrolio Total ha perso il suo timoniere e la Russia uno strenuo difensore della politica del dialogo mentre tra Mosca e Occidente è in atto un vero e proprio braccio di ferro delle sanzioni per il conflitto in Ucraina. L’amministratore delegato della Total, Christophe de Margerie, è morto nella notte in un incidente all’aeroporto moscovita di Vnukovo che non ha lasciato scampo neanche ai tre membri dell’equipaggio, tutti francesi. Secondo una prima ricostruzione, al momento del decollo il suo jet privato avrebbe toccato con l’ala sinistra uno spazzaneve e si sarebbe quindi ribaltato prendendo fuoco. Gli inquirenti russi puntano il dito contro l’autista dello spazzaneve, accusandolo di essere in stato di ebbrezza, ma avrebbero delle responsabilità anche i dirigenti dello scalo aeroportuale a sud-ovest di Mosca, la cui “negligenza criminale” – secondo il Comitato investigativo russo – sta nell’essere stati “incapaci di coordinare appropriatamente il lavoro degli operatori”. La morte di de Margerie riporta alla memoria quella misteriosissima di un altro celebre asso del settore energetico: il presidente dell’Eni, Enrico Mattei, il cui aereo precipitò a pochi chilometri da Linate nell’ottobre di 52 anni fa. Ma per le autorità russe la tragedia del Falcon-50 dell’ad della Total sembra piuttosto dovuta a un errore umano, dei controllori di volo, dei piloti del jet o dell’autista dello spazzaneve, Vladimir Martinenkov, il cui avvocato, Alexander Karabanov, nega però che fosse ubriaco – come sostengono invece gli investigatori – affermando al contrario che il suo assistito “non beve assolutamente alcolici perché soffre di una malattia cardiaca cronica”. Inoltre, potrebbero aver contribuito alla sciagura anche le condizioni climatiche, perché secondo il direttore dell’agenzia aeronautica russa, Alexandr Neradko, nel momento in cui l’aereo ha iniziato il decollo per tornare a Parigi, su Vnukovo c’era nebbia e – stando ai dirigenti dello scalo, che ora rischiano una sospensione – la visibilità era di appena 350 metri. In ogni caso, per tentare di far luce sul disastro, alle indagini parteciperanno anche tre esperti francesi e i russi hanno annunciato che non apriranno la scatola nera fino al loro arrivo. De Margerie – 63 anni e ad della Total dal 2010 – era un manager noto per la sua originalità ed era soprannominato “Baffone” per i suoi grandi baffi bianchi all’insù. La morte di de Margerie è un duro colpo per la Total, che dovrà ora trovare al più presto un nuovo numero uno: tra i manager più quotati per ricoprire il ruolo di ad secondo gli analisti ci sarebbero Philippe Boisseau e Patrick Pouyanne.