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Scandalo Weinstein, Lory Del Santo: «Legittimo fare sesso per avere una parte»
Il fatto che un nugolo di attrici, quasi tutte straniere fatta eccezione dell’italiana Asia Argento, abbiano deciso di denunciare il potente produttore cinematografico Harvey Weinstein soltanto dopo tanti anni, lei lo trova vergognoso. Lory Del Santo, dice quello che pensa con la spontaneità un po’ sognante che la contraddistingue. «Denunciare un produttore per abusi o ricatti sessuali a distanza di vent’anni, non ha senso. E poi niente di sconvolgente nella richiesta di una prestazione sessuale per avere una parte. L’importante poi è ricevere in cambio quello che è stato promesso. Gli uomini ci provano sempre, con me ci hanno provato tutti». L’attrice e showgirl, che non ha mai fatto mistero dei suoi numerosi corteggiatori, ricchi arabi compresi, dai quali ha ricevuto “qualche regalino”, critica la collega che ha deciso di raccontare, a distanza di vent’anni e quando era ancora una ragazzina, degli abusi subiti da Weinstein. In diverse interviste e in particolare a La Zanzara su Radio 24, la Del Santo ha spiegato il suo punto di vista: «Mi spaventa che dopo vent’anni una se ne esca con delle accuse pesanti. Se uno ti obbliga devi denunciarlo subito, diversamente ci si puo’ sempre defilare. Così come è accaduto a me una volta con un famoso regista, ormai scomparso, che si presentò con un tanga rosso. Me ne sono andata. Era grasso e peloso».