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Sant’Agata, e sul finire della festa…si dorme in strada

Di Redazione |

Catania – Il tempo passa, i fuochi di piazza Borgo sono ormai alle spalle e sono tanti- tra i devoti- quelli che si lasciano prendere dalla stanchezza e si appoggiano sulle spalle del vicino per dormire. Il Fercolo sta per raggiungere i Quattro Canti. Il preludio di uno dei momenti più attesi della processione. Lungo via Etnea sono sopratutto i ragazzi che crollano sotto il peso della stanchezza a causa di un’attesa che dura ormai da oltre sette ore. Ci si sdraia ovunque, il sonno è tanto. I posti più ambiti? L’ingresso dei negozi o le scalinate delle chiese di via Etnea. Marciapiedi che oggi diventano un “comodo” giaciglio per dormire. «Non riusciamo a tenere gli occhi aperti» ammettono Caterina, Enza e Ferderico. Si appoggia la testa ovunque, anche sulle ginocchia dell’amico, che si sacrifica.

Manca veramente poco e finalmente si scorge il Fercolo. I Quattro Canti sono pronti e dalle 8 di mattina non c’è più uno spazio libero. I devoti sono appollaiati persino sopra le centraline della luce. Non ci si può muovere di un passo stretti come sardine. Sono quasi le nove, ma la salita di via di Sangiuliano non si farà. La gente comunque si commuove e piange. Il freddo, il sonno, la stanchezza sono solo un ricordo. La Santa Patrona vale più di sette ore di attesa. 

Video di Davide AnastasiCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA