I medici dell’ospedale San Paolo di Milano hanno chiesto ad Angelo Provenzano, il figlio di Bernardo, il consenso alla cosidetta «peg», una tecnica di alimentazione forzata. La richiesta è stata inoltrata al figlio Angelo in quanto, secondo la nomina del giudice tutelare, amministratore di sostegno del padre che è stato dichiarato incapace di intendere e di volere. Secondo quanto si è appreso il boss non si alimenta più spontaneamente ed ormai assume il cibo tramite un sondino. Un sistema che però secondo i medici non è più utilizzabile peed è per questo che i medici hanno chiesto di utilizzare il sistema «peg» che prevede un vero intervento chirurgico.
«Angelo Provenzano – ha detto l’avvocato di Binnu u Tratturi, Rosalba Di Gregorio – non può esprimere un consenso senza avere fatto esaminare da un suo medico di fiducia il diario clinico del padre. Abbiamo richiesto un mese fa la cartella ma il ministro non ha ancora autorizzato l’ospedale a darne copia all’amministratore. Ora per noi si pone il problema, che sconfina a questo punto nell’etico, di comprendere se dobbiamo considerare questo ulteriore intervento medico una forma di accanimento terapeutico».