CATANIA – Il blocco del patrimonio della Chiesa e delle risorse monetarie comporterebbe l’impossibilità di assolvere alle attività caritatevoli in favore di migliaia di cittadini che giornalmente vengono assistiti». Con questa motivazione il presidente della Corte d’appello di Catania, Alfio Scuto, ha emesso un’ordinanza che sospende provvisoriamente l’esecutività della sentenza del 30 maggio scorso con la quale la terza sezione civile del Tribunale aveva condannato ad un maxi risarcimento l’Arcidiocesi, il Comitato dei festeggiamenti agatini e il ministero dell’Interno, per la morte del devoto di S. Agata, Roberto Calì, travolto dai fedeli in corsa sulla salita di Sangiuliano, nell’edizione 2004 della festa.
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