Rio, con l’argento di Pizzo, Enrico Garozzo e Fichera la Sicilia della scherma chiude con un bottino di 5 medaglie

Di Lorenzo Magrì / 15 Agosto 2016

In tribuna non è bastato il tifo da stadio dei tanti tifosi siciliani con in testa i genitori dei due medagliati acesi Enrico e Daniele Garozzo, Salvo e Giulaina Garozzo, i genitori di Marco Fichera, papà Rosario e mamma Giuliana; Marilia Calanducci che aveva già fatto festa con l’amica del cuore Rossella Fiamingo e tanti altri sostenitori dell’Italspada azzurra che in finale ha schierato anche Andrea Santarelli.

 

Una grande festa e una dedica speciale ai ragazzi dell’Accademia Scherma Lia, che insieme agli operatori dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, hanno avuto la possibilità di assistere alle gare dei Giochi di Rio e alle finali di scherma, grazie a Gigi Mazzone, il mental coach dell’Italspada, catanese, che ha promosso questa iniziativa nel ricordo della moglie scomparsa prematuramente.

 

Per la scherma azzurra, è la quarta medaglia in questa Olimpiade e la 125ª di sempre, la 13ª nella spada a squadre (8 d’oro, 4 d’argento e 1 di bronzo). La sfida con i francesi, campioni ai Giochi di Atene 2004 e ai Giochi di Pechino 2008 (a Londra per l’alternanza non si era disputato il torneo a squadre) è stato sempre un classico: gli ultimi due derby olimpici in finale li ha vinti entrambi l’Italia, ad Atlanta 1996 e Sydney 2000 e in entrambe le occasioni in pedana c’era un siciliano: Maurizio Randazzo, nato a Santa Caterina Villarmosa in provincia di Caltanissetta, ma catanese d’adozione.

 

Ad Atlanta ‘96 l’oro era stato vinto da Randazzo con Angelo Mazzoni e l’attuale c.t. azzurro Sandro Cuomo; nel 2000 a Sydney, Randazzo e Mazzoni erano in pedana con Paolo Milanoli, mentre l’Italspada era salita sul podio a Pechino 2008 vincendo il bronzo.

 

Per la Sicilia dopo l’oro nel fioretto di Daniele Garozzo, l’argento di Rossella Fiamingo e l’argento di ieri di questo formidabile terzetto, è arrivata a quota 50 medaglie alle Olimpiadi e ben 33 sono arrivate dalla scherma, a conferma della bontà di una scuola che non ha eguali in Italia e nel Mondo.

 

Ai Giochi di Rio, sette dei 17 azzurri in gara erano siciliani e cinque tornano con una medaglia al collo (l’altra medaglia dell’Italia con Elisa Di Francisca, argento nel fioretto) e gli altri due hanno sfiorato il podio. con grandi prestazioni. il fiorettista modicano Giorgio Avola ha chiuso al 6° posto nella prova individuale e la sciabolatrice trapanese Loreta Gulotta, 8ª nell’individuale e quarta con la squadra.

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Redazione
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