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Radiodramma, “La pinna di hu” per il secondo appuntamento con “Antiche fiabe siciliane”
Catania – La parola hu è forma onomatopeica del nome del pavone presente in alcune varianti della parlata siciliana e deriva proprio dal verso che fa questo uccello. E dalla ricerca di una salvifica penna di pavone prende avvio la fiaba antica siciliana “La pinna di hu” protagonista del secondo appuntamento di Antiche fiabe siciliane, il minipercorso nell’ambito del più vasto La Memoria delle Radici: le Radici delle Memoria.
La fiaba, che andrà in onda domenica 16 maggio alle ore 19 (replica il 17 maggio alle ore 13), segna il nono appuntamento dell’articolato palinsesto di sinESTEsie– EStensioni TEatrali progetto Radio Teatro Città on Web, iniziativa culturale multimediale, ideata da Orazio Torrisi e prodotta dal Teatro della Città – Centro di Produzione Teatrale in collaborazione con l’Università di Catania. Un progetto variegato e imponente che nei suoi primi 30 giorni conta già migliaia di visualizzazioni e registra un sempre crescente numero di ascolti da parte degli amanti del teatro e di questa formula di intrattenimento culturale e multimediale.
La pinna di hu sarà proposta nella versione radiodramma diretta dal regista Ezio Donato e con gli attori Raffaella Bella, Gianmarco Arcadipane e Riccardo M. Tarci. A impreziosire l’ascolto della fiaba ci sono le musiche di Gianni Amore eseguite dal vivo, alla fisarmonica dalla stesso autore e da Valeria Pane al flauto. Il radiodramma, come sempre, sarà fruibile sul sito teatrodellacitta.it, sulla pagina fb teatrobrancati e sui vari canali multimediali dell’ateneo catanese (radiozammu.it; in FM sulla frequenza 101.00 MHz; su Spotify (podcast “Sinestesie”) in video sul canale YouTube zammù tv – Università di Catania – zammù tv – Università di Catania (playlist “Sinestesie”).
“Per Antiche fiabe siciliane – spiega il regista Donato – sono state scelte alcune antiche fiabe siciliane della tradizione popolare presenti anche nella cultura letteraria di tutto il mondo, a volte semplicemente trascritte, altre volte rielaborate, comunque sempre da grandissimi narratori. Il racconto popolare siciliano La pinna di hu, trascritto col titolo L’osso che canta dai Grimm, che lo “trovarono” nelle campagne tedesche agli inizi dell’800, era presente anche nella tradizione indiana e poi contenuto ne Le mille e una notte”. La storia, ripresa anche nelle Fiabe italiane di Italo Calvino narra la catarsi della triste storia di un ragazzo che uccide la sorellina per gelosia”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA