Quella pittura che diventa solidarietà e condivisione

Di Grazia Calanna / 04 Ottobre 2019

 «Ringrazio tutti per questo prestigioso riconoscimento nella mia terra. È un onore per me oltre che un gradimento dopo una costellata e ostinata carriera sulla pittura». Con queste parole, Giovanni Iudice, in un clima effervescente allietato da deliziosi momenti musicali con le musiciste Caterina Coco e Fiammetta Poidomani, ha commentato, al Palazzo Municipale di Zafferana, la vittoria del VI Premio internazionale di pittura “Giuseppe Sciuti” diretto artisticamente dal prof. Paolo Giansiracusa.

Questa la motivazione: «Per la profonda sensibilità umana tesa a raccontare le inquietudini del nostro tempo, per lo sguardo fraterno rivolto alle terre bagnate dallo stesso mare dove da decenni si consuma il più grande olocausto della storia dell’umanità. Per la solidarietà e la condivisione che la sua pittura esprime nei confronti dei più deboli, di chi non ha un tetto, di chi cerca il conforto di una terra amica. Per il coraggio civile che rivela attraverso una pennellata schietta, decisa, senza infingimenti. Per l’energia e la forza con cui, senza dubbi di sorta, si schiera a favore di chi non ha voce, di chi è ultimo nella corsa dei diritti e della giustizia. Per i suoi colori che, stendendosi come veli di accoglienza sul corpo di chi soffre, diventano cronaca e denunzia e restituiscono, a chi stende la mano, dignità umana e identità civile. Per la sua pittura di figure perfette, di spazi profondi e autentici, di luoghi inquietanti dove sotto la stessa luce convivono, spesso senza comprendersi, creature con uguali diritti, con identici sogni, ma con spazi di libertà diversi. Per la caparbietà e la determinazione con cui, attraverso la poetica del colore, afferma il principio che l’arte nulla discrimina, tutto comprende nell’insieme organico della bellezza. Per la decisa volontà di dipingere il dramma della solitudine e l’abbandono, nonché il lento e inesorabile disperdersi dell’uomo occidentale fra trastulli e futilità.  Per la regola stilistica in base alla quale afferma, con ferrea convinzione, che il disegno e il colore, la forma e il volume, le vibrazioni e i tonalismi, la materia e le velature, l’ambientazione pittorica e la spazialità iconografica, debbano ancora raccontare la bellezza del mondo e stimolare l’uomo a difenderla abbandonando la trincea dello scontro e frequentando l’orizzonte della fratellanza e l’uguaglianza. Per essere, come uomo e artista, testimone del fatto che sulla Terra tutto muta, tutto si muove, tutto migra come il polline e gli uccelli, come i pesci e ogni creatura vivente. Mutare, migrare, comporsi e ricomporsi nell’intreccio della vita è nel destino umano. Percorrere un pianeta libero non è un’utopia ma un destino ineluttabile! Questo racconta Giovanni Iudice e questo è il valore che la Città di Zafferana Etnea acclama conferendogli il Premio Internazionale di Pittura Giuseppe Sciuti, nella sua sesta edizione».

Tutti i protagonisti del VI Premio internazionale di pittura “Giuseppe Sciuti”

«Un Premio nato dalla lungimiranza del mio predecessore Alfio Russo – ha dichiarato il sindaco, Salvatore Russo – e che continuiamo a sostenere nella convinzione che educare all’arte, a partire dal rispetto per il proprio territorio, rende cittadini migliori».

La giuria, presieduta da Graziella Torrisi, formata da Corrado Iozia (pitto-scultore), Giuseppe Cristaudo (scultore), Roberta Ferlito (fotografa), Mario Pafumi (giornalista) e Rocco Froiio (docente Accademia di Belle Arti), presente il Comitato Organizzatore, presieduto da Carmine Susinni (scultore), formato da Francesco La Rosa (giornalista), Alfio Tropea (architetto), Angelo Messina (pittore), Manuela Privitera e Debora Vasta (pittrici), ha conferito la menzione d’onore (vincitori, giuria e organizzatori nella foto di Rosario Cavallaro).

Incantevole la lectio magistralis del prof. Paolo Giansiracusa che presentato gli ospiti, ripercorrendo con appassionante perizia la vicende umane e artistiche dello Sciuti. Lo stesso Giansiracusa, ricordando i premiati delle precedenti edizioni ha sottolineato: «Stiamo raccontando la storia della figurazione italiana e internazionale all’inizio del terzo millennio. Ci siamo orgogliosamente e convinti di dover mantenere alta la memoria del pittore Sciuti; converrete che per dare lustro all’oro abbiamo bisogno di altro oro, l’oro dell’arte contemporanea mondiale».

La cerimonia ha visto, inoltre, la consegna di tre importanti riconoscimenti:  “Carriera”, al maestro Alfredo Prado. “Creatività Giovanile”, alla pittrice Silvia Pagano, il premio “Amico dell’Arte” è stato assegnato, a sorpresa, al prof. Paolo Giansiracusa

Altre note distintive della serata: la presenza di Anna Fichera, Maria Pia Russo (rispettivamente Presidente e Vice Presidente sezione “Fidapa Giarre-Riposto”), che hanno curato un approfondito studio su affreschi e dipinti inediti dello Sciuti (tra Giarre e Riposto); le pregiate sculture in bronzo a cera persa, numerate, realizzate dal Maestro Susinni per i vincitori;  l’originale videoproiezione artistica “Sciuti – Iudice”, a cura di Roberta Ferlito. 

Condividi
Pubblicato da:
Redazione
Tag: cultura giovanni iudice Grazia Calanna Pittura premio giuseppe sciuti zafferana etnea