PALERMO – Aumenta il numero dei riconoscimenti d’origine nel mondo siciliano del Food, con l’iscrizione, questa mattina, nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, della «Provola dei Nebrodi» nel registro delle Denominazioni di Origine Protette. “Un plauso va certamente a tutti gli allevatori, produttori e alle donne che si sono impegnate nella trasformazione- afferma l’assessore Edy Bandiera, -per aver creduto in questo progetto ed avere creato le condizioni affinchè venisse raggiunto». Sale pertanto a 33 il numero delle DOP/IGP siciliane nel Food e a 5 il numero dei formaggi iscritti (la provola dei Nebrodi si aggiunge a Ragusano; Pecorino Siciliano; Vastedda della Valle del Belice; Piacentinu Ennese).
Complessivamente, tra Food e Wine, la Sicilia vanta numeri da record, con ben 64 prodotti a marchio di qualità (33 food e 31 wine). La Provola dei Nebrodi, si legge nel disciplinare, si presenta nei tipi: fresca, semi-stagionata, stagionata, sfoglia e con Limone Verde; può essere commercializzata in forma intera, a porzioni e se stagionata anche grattugiata.
«Un’altra eccellenza agroalimentare italiana entra a far parte del registro IG Food dell’Unione Europea: è la Provola dei Nebrodi DOP, prodotta in alcuni comuni della provincia di Catania, Enna e Messina, in Sicilia». Cosi la Ministra Teresa Bellanova sull’iscrizione della Denominazione di Origine protetta della Provola dei Nebrodi. “È il prodotto numero 306 che ottiene questo importante riconoscimento, ha sottolineato Bellanova, non solo dell’altissima qualità del nostro Made in Italy ma anche del valore fondamentale delle nostre tradizioni agroalimentari. Ancor di più in un territorio che per troppo tempo è stato soggetto alle speculazioni di mafia e criminalità organizzata e che oggi può guardare avanti, puntando sulle sue eccellenze per assicurare a lavoratori e imprese un’importante leva di sviluppo per il futuro.” “Complimenti a chi ci ha creduto e oggi vede riconosciuto l’impegno e il lavoro», ha concluso la Ministra.