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Pozzallo, migranti denunciano scafista

Pozzallo, migranti denunciano scafista ed è arrestato: «Mi avete tradito fratelli»

È un tunisino, "lo hanno pagato 3 mila dollari" / VIDEO1 / VIDEO2

Di Redazione |

Due presunti scafisti sono stati arrestatio dalla Polizia, uno a Trapani e uno a Pozzallo.

Quello di Trapani è un nigeriano di 31 anni. Avrebbe condotto lui un gommone con 45 profughi avvenuto tre giorni fa. Solo quattro naufraghi, tra cui il presunto scafista, sarebbero riusciti a salvarsi dopo essere stati soccorsi dalla nave Foscari della Marina Militare, attraccata ieri nel porto di Trapani. Le indagini condotte dalla Questura sulla base delle testimonianze degli altri tre superstiti hanno consentito di accertare che il nigeriano si sarebbe accordato con i trafficanti libici per mettersi ai comandi del gommone, alternandosi con un altro migrante, senza pagare.

VIDEO 1 / VIDEO2

A Pozzallo invece la Squadra Mobile ha arrestato un tunisino, comandante di un peschereccio in legno su cui c’erano 300 migranti (tra cui 23 bambini, 43 donne) provenienti dalla Siria ed Eritrea. Nel 2015 a Pozzallo sono stati arrestati 17 scafisti mentre in tutto il 2014 ne sono stati fermati 200 in tutto il Ragusano. L’ultimo arrestato è un tunisino di 32 anni. Sarebbe lui ad avere condotto un peschereccio di colore blu di lunghezza di circa 15 metri soccorso dalla nave Michele Fiorillo CP 904 in acque internazionali.

Le indagini della Squadra Mobile di Ragusa – con la partecipazione di un’aliquota della Guardia Costiera (Nave Fiorillo), di Carabinieri ed una della Sez. Op. Nav. della Guardia di Finanza hanno subito individuato lo scafista tunisino che aveva provato a nascondersi tra un gruppo di giovani provenienti dal maghreb. Ma gli altri migranti lo hanno denunciato. E infatti lui, in arabo, accorgendosi che ormai non c’era altra via di fuga, si è girato verso gli altri e in arabo ha detto loro: «Mi avete tradito fratelli».

Tutti avevano pagato quasi 1.500 dollari per il viaggio. Lo scafista ha fatto tutto da solo anche in considerazione del fatto che il viaggio è durato poco meno di 6 ore in quanto soccorsi a 40 miglia dalle coste libiche. Alla fine il tunisino ha confessato ammettendo di essere stato ingaggiato dall’organizzazione libica in cambio di 3000 dollari (circostanza quest’ultima che ha però negato). Il viaggio ha comunque fruttato ai trafficanti oltre mezzo milione.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA