Sono proseguite alla Playa di Catania le operazioni di demolizioni degli edifici costruiti abusivamente. È stata la volta dell’ex colonia del Collegio Maria Ausiliatrice, costituita da otto edifici, per una cubatura complessiva di 10.000 metri cubi. L’intervento, portato avanti insieme al Comune, rientra nel progetto complessivo di decementificazione del litorale etneo avviato dall’Ufficio del Demanio Marittimo insieme al Genio Civile a alla Soprintendenza ai Beni culturali. Lo slogan dell’azione è «via gli ecomostri dalla Playa».
«Oggi – ha detto l’assessore regionale per il Territorio e l’Ambiente Mariarita Sgarlata – restituiamo un’area identitaria per Catania alla città e soprattutto alle generazioni future. Sia da parte mia che della giunta regionale ci sono grande attenzione e sensibilità per le tematiche ambientali. Per questa ragione abbiamo ripreso con il Demanio Marittimo quel patto territoriale che era rimasto interrotto per oltre un decennio. Voglio anche sottolineare che l’intervento sarà a costo zero per la Regione perché è la società concessionaria che sosterrà tutte le spese». «Dobbiamo guardare diversamente al nostro paesaggio, che nei decenni scorsi – ha aggiunto Sgarlata – è stato al centro di uno smodato e ingiustificato consumo del suolo. Se riusciamo a provvedere all’abbattimento delle strutture più invasive possiamo gettare le basi per quello sviluppo sostenibile di cui ha bisogno il territorio. Credo che il modello al quale dovremmo ispirarci è quello dell’Andalusia, che è ricca di ecosistemi unici, per la cui realizzazione sono stati previste, in alcuni casi, grandi opere di demolizione del cemento preesistente».